Pistocchi attacca Koopmeiners e Osimhen: comportamento immorale
L'ex giornalista di Mediaset si indigna con chi non rispetta i contratti firmati e scatena la bufera sui social
Due settimane ancora di mercato e per qualche mese ci sarà lo stop alle trattative ma troppi affari restano ancora in ballo a pochi giorni dalla prima di campionato. A colpire Maurizio Pistocchi sono i casi di Koopmeiners e Osimhen che tengono in scacco Atalanta e Napoli.
Lo sfogo di Pistocchi sul mercato
L'ex giornalista di Mediaset scrive su X/twitter: "Koopmeiners e Osimhen sono la punta dell’iceberg di una pratica sempre più diffusa : giocatori che, in presenza di un contratto non in scadenza, firmano con un altro club e si rifiutano di allenarsi e giocare se non vengono ceduti. Succede da anni, l’hanno fatto e lo fanno più o meno tutte le società , ma è un comportamento immorale e che non rispetta i principi del diritto. “Pacta sunt servanda” gli accordi si rispettano, dicevano i Romani, fuorché nel calcio. Bisogna assolutamente mettere dei paletti, per tutelare i diritti dei club e dei tifosi: visite fiscali, per accertare presunte patologie, multe che possono arrivare sino al 100% dello stipendio mensile, lunghe squalifiche per club, dirigenti, procuratori e giocatori che trasgrediscono le regole, e per finire, un indennizzo pre-stabilito in base al valore ancora a bilancio e agli anni residui di contratto per il club costretto a cedere al ricatto. Sarà inutile? Può darsi, ma così non si può andare avanti".
Le reazioni dei tifosi sui social
Fioccano i commenti: "Le società di calcio sono ostaggio di questi bamboccioni metterei un tetto massimo salariale per gli ingaggi nel calcio e la squalifica in caso di inadempienze del genere così che non possano cambiare club ma fanno una bella vacanza in tribuna" e poi: "Lo fanno tutti, le società sono le prime che usufruiscono a propio vantaggio di questo modus operandi, io anche ho un contratto di lavoro con un azienda, ma a nessuno è precluso di farmi un offerta superiore, è il libero mercato" e anche: "Serve un po' di coraggio. Non cedere al ricatto anche al costo di perdere una cospicua plusvalenza. Un giocatore praticamente fermo da 1-2anno avrà meno appel sul mercato e non potrà richiedere ingaggi importanti. Servono 1 -2 esempi per risolvere la questione !!"
C'è chi scrive: "E come puoi farlo? Unico modo è permettere il cambio di squadra solo a contratto scaduto,com il possesso del cartellino al giocatore così eviti anche questo schifo dei procuratori e agenti. Firmi un contratto di 3 anni e vuoi andare via dopo 1,stai fermo 2 finché non scade" e poi: "Anche io stabilirei una quota pre-impostata in base al valore ancora a bilancio per la società e da lì non si scappa. Poi mettere alte sanzioni ai procuratori e togliendogli un punteggio che influisce su un totale punti che riduce la possibilità di acquisire assistiti."
Il web è un fiume in piena: "Non credo abbiano già firmato. Certamente c'è già un accordo tra giocatore e nuova società, ma questo credo avvenga nel 99% dei casi:presento un'offerta per un giocatore solo se so di avere il gradimento del giocatore stesso. Lo scandalo è la scarsa professionalità dei giocatori" e anche: "Il calcio ha perso ogni credibilità, non ha regole, non ha rispetto per i tifosi. Io per esempio mi sono disinnamorato di questo sport, ho disdetto tutti gli abbonamenti e penso, come me, lo abbiano fatto in tanti altri. Non è più uno sport è solo business" e infine: "In tutto questo i giocatori sono i meno colpevoli. Alcuni non fanno neanche come si impegna una penna... Mettete un freno ai procuratori, che in ogni periodo dell'anno sono alla ricerca del "meglio per i loro assistiti". Tradotto, commissioni milionarie per loro"