Kolo Muani con la maglia della Francia
Kolo Muani con la maglia della Francia

Le ultime dichiarazioni del tecnico bianconero non lasciano spazio a fraintendimenti: con l’arrivo di Randal Kolo Muani, Dusan Vlahovic non è più un titolare inamovibile. Anzi, potremmo dire che sia diventato a tutti gli effetti una riserva “di lusso” (come testimoniano le 4 panchine consecutive del giocatore serbo). Dal canto suo, l’ex PSG sta portando nuove certezze in casa Juve e questa sera, contro il PSV, sembra pronto per l’esordio in Champions League: l’esperienza internazionale non manca e può essere lui l’asso nella manica di Thiago Motta.

Come Kolo Muani ha scalzato Vlahovic

Che il pensiero tattico di Thiago Motta e le caratteristiche di Vlahovic non fossero pienamente intersecabili, era già chiaro a tutti da un bel po' di tempo, ma con l’arrivo di una valida alternativa in attacco, le discrasie sembrano essersi acuite tra il tecnico e il venticinquenne di Belgrado. Sulla scelta di Motta non pesano soltanto i 5 gol messi a segno da Kolo Muani in 3 partite di serie A, ma soprattutto il suo modo di stare in campo: riesce ad allargarsi e creare spazi per gli inserimenti dei compagni, ma anche a farsi trovare pronto in zona centrale per ricevere palle filtranti e andare direttamente in porta. Inoltre, con i suoi 187 centimetri di possenza fisica, diventa un cliente scomodo da marcare anche nei duelli aerei. Più simile a Zirkzee rispetto a Vlahovic, data anche una discreta abilità nel dribbling, Kolo Muani si candida a diventare il prototipo di punta perfetta per il gioco di Motta. Ma le sfide non sono ancora finite, e Randal avrà presto altre occasioni per dimostrare il proprio valore.

Un attaccante da palcoscenici internazionali

Dopo il suo fondamentale contributo in Serie A, Kolo Muani è chiamato a ripetersi anche in Champions. Lo storico agonistico dell’attaccante classe 1998 lo rende un candidato a “Game Changer” anche in Europa: dalla buona prestazione nella finale del Mondiale contro l’Argentina, ai 5 trofei collezionati ai tempi di PSG e Celtic. Tra i ragazzi di Motta, solo in pochi hanno alzato un trofeo internazionale, e per di più, alcuni tra i più giovani stanno affacciandosi per la prima volta alle competizioni europee. Per questi motivi, l’appeal di Kolo Muani con le coppe europee (21 presenze in competizioni internazionali con le maglie di Eintracht Francoforte e PSG) potrebbe essere l’asso nella manica della Vecchia Signora per approdare alla fase ad eliminazioni diretta, e chissà, forse anche per stupire tutti e puntare a qualcosa di più grande.

Fabio Aprile

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