L'Inter risponde alle accuse di Commisso su vittorie da indebitati
L'ad nerazzurro parla alla fine dell'assemblea, anche il presidente di Lega replica al numero uno del club viola
«Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato». Questo era stato l’attacco di Commisso sulle pagine della Gazzetta di ieri.
L'attacco del presidente della Fiorentina
Il presidente della Fiorentina in particolare sul club nerazzurro aveva aggiunto: «Zhang? Non si sa più dov’è… Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col fondo Oaktree. La fiducia c’è sempre, ma non ho visto miglioramenti, a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono state mai penalizzate per questo. Non si è voluto intervenire».
La replica dell'Inter
E' arrivata oggi, al termine dell'assemblea della Lega Serie A, la risposta del club nerazzurro attraverso le parole dell’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello: «Le parole di Commisso? L’Inter ha sempre rispettato le regole e continuerà a farlo».
La risposta di Casini a Commisso
Anche il presidente di Lega Casini ha detto la sua: “Le parole di Commisso? Sono questioni che riguardano il controllore, ovverosia la la FIGC, e non noi, cioé i controllati. Tengo a dire che anche grazie al contributo della Fiorentina col compianto Joe Barone e anche con gli attuali dirigenti c’è molta attenzione in Serie A al tema della sostenibilità economico-finanziaria. È stata la Lega Serie A che ha chiesto e ottenuto una equiparazione dei criteri UEFA per le licenze. Sotto questo aspetto la Lega Serie A è molto attenta”
Casini ha parlato anche delle proteste dei calciatori per le troppe partite:: "Non ne abbiamo parlato oggi, le partite sono molte ma negli ultimi vent’anni non sono aumentate quelle di Serie A bensì quelle di altre competizioni. È un tema che va affrontato, insieme ai calciatori. Ci sono varie proposte, sono questioni che non abbiamo affrontato oggi. Supercoppa? Per l’ora l’indicazione è di inizio gennaio, comunque ricordiamoci che stiamo parlando di tre partite che riguardano quattro squadre”.