Sinner, il caso del vino di Manduria chiuso con signorilità: ecco cosa è successo
Il tennista numero 1 al mondo ha deciso di non presentazione azioni legali a tutela della sua immagine per il vino “Rosso Jannik”
![Sinner, esultanza in campo](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l221009297608_tml3142492075777_231724045525_1737795634181237.jpg)
Un caso che ha messo in subbuglio Manduria e la Puglia che ora arriva alla sua conclusione. Jannik Sinner ha deciso di rispondere a modo suo, evitando battaglie e polemiche e scegliendo la strada della signorilità.
Sfruttamento non autorizzato dell’immagine
Quello del vino di Manduria chiamato Jannik è diventato un vero e proprio caso in Puglia nato soprattutto per ragioni legati alla denominazione dello stesso. Il Consorzio che tutela il prodotto pugliese aveva infatti già ribadito tempo fa che senza la fascetta di stato obbligatoria sul collo della bottiglia quel vino non poteva essere etichettato come un Doc Primitivo di Mandurio. Un caso che è diventato anche politico con una richiesta dei scuse e di dimissione dell’assessore Baleari da parte dell’opposizione. E in tanti avevano avvisato anche del possibile rischio legato dall’uso non autorizzato del nome di Jannik Sinner.
La risposta del team di Sinner
Una risposta quella del team di Jannik Sinner che non si è fatta attendere. La lettera è arrivata puntuale ma dai toni decisamente dolci e poco minacciosi. L’avvocato del campione altoatesino ha chiarito che nel caso c’è stato uno sfruttamento non autorizzato dell’immagine del tennista per il vino “Rosso Jannik” ma allo stesso tempo on sono state minacciate ulteriori azioni legali con il numero 1 al mondo che ha deciso di non voler procedere per la difesa dei diritti di immagini in quanto “consapevole della buona fede dell’iniziativa”. Dunque nessuna causa civile per quanto accaduto. Ancora una volta Sinner ha scelto la strada della signorilità per affrontare la questione.