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La stagione del calcio è partita malissimo almeno sul fronte Dazn con l’emittente che trasmette la serie A che ha già perso per strada 1,6 milioni di spettatori dopo le prime tre giornate di campionato. Una situazione che ha già fatto scattare l’allarme e scatenato polemiche.

La crisi di Dazn

L’emittente televisiva che si è aggiudicata i diritti della serie A ha già vissuto un’estate piuttosto difficile con la drastica riduzione della redazione e ora si trova a fare i conti con numeri decisamente impietosi. Le prime tre giornate di campionato hanno registrato un crollo drastico di ascolti con la “sparizione” di 1,6 milioni di spettatori che diventano addirittura 2,8 milioni se il confronto viene fatto con l’estate del 2022. Una situazione nella quale possono aver influito anche gli aumenti imposti da Dazn ai suoi abbonati con rincari del 20 e del 33%. E a far registrare il record negativo ci ha pensato il match tra Empoli e Monza di sabato 17 agosto alle 20.45 visto da soli 11.266 spettatori.

L’attacco di Ziliani

All’attacco di Dazn e della Lega Serie A, da mesi, c’è il giornalista Paolo Ziliani che torna nuovamente alla carica. “Se Dante vivesse oggi e si ritrovasse a scrivere la Divina Commediata dovrebbe portare i cerchi dell’inferno a 10 e aggiungere gli “scimuniti”. I dirigenti della Lega Seria A e di Dazn che alla vigilia della stagione hanno coronato anni di sforzi che alla fine hanno centrato lo scopo: mandare in vacca il campionato di serie A facendo scappare anche gli ultimi irriducibili, eroici abbonati tv rimasti. I dati Auditel delle prime tre giornate di campionato dicono che ci troviamo di fronte a un disastro incombente”.

La replica di Ravezzani

Al campanello d’allarme sugli ascolti televisivi replica anche il giornalista Fabio Ravezzani che sui social scrive: “Non capisco chi si compiace per i cali d’ascolto su Dazn. Sono persone che vogliono male al calco. La Pay tv è il principale mezzo di sostentamento dei club. Penalizzarla per un tifoso significa fare del male ai propri colori. Così come fa chi ruba le immagini con il pezzetto”. 

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