Troppo importante questa partita per conservare l'abitudine di saltare la conferenza di vigilia. Nonostante le parole già dette dopo la Champions in settimana Simone Inzaghi fa uno strappo alla regola ed incontra i giornalisti alla Pinetina per presentare il big-match di domani con la Juventus.

Inzaghi risponde a Thiago Motta

Veniamo da 5 vittorie di fila, abbiamo avuto qualche problemino che ci porteremo dietro fino alla sosta ma vogliamo fare una grande partita con la Juve. Per Motta noi e Napoli favoriti? Sapete come la penso sulle griglie, sarà un campionato aperto, con tante squadre che hanno investito tantissimo e secondo me sarà un campionato più equilibrato degli ultimi due". Alla domanda se Motta si nasconde risponde così: “Non so se è una strategia, noi partiamo con certi obiettivi ma come l'Inter ci sono 4-5 squadre accreditate per vincere”.

Tre in ballottaggio per sostituire Calhanoglu

Manca Chalanoglu: “Sappiamo cosa rappresenta per noi, è un giocatore di livello mondiale, il suo vice è Aslllani, se mi darà le giuste garanzie giocherà lui. Ha avuto un problema e dovremo valutarlo, nello stesso ruolo abbiamo anche Barella, che l'ha fatto bene nelle ultime due gare, e lo stesso Zielinski. Ho questo dubbio che mi porterò fino alla fine”.

Dopo tanti trofei vinti Inzaghi ha ancora fame: “Dobbiamo cercare di migliorarci ancora, abbiamo incontrato qualche difficoltà anche quando abbiamo vinto e sappiamo dove e come migliorare”.

La Juve prende pochissimi gol: “Da quando sono all'Inter ne abbiamo giocate 10 contro la Juve e c'è sempre stato un grandissimo equilibrio. La Juve ha perso la prima partita due giorni fa, ha un ottimo allenatore che mi piace tanto, ha fatto tantissimi investimenti e sarà protagonista tutto l'anno”.

Rispetto alla Juve di Allegri è cambiato parecchio: “Sono cambiati i princìpi di gioco, Allegri ha fatto un grandissimo percorso, lo stimo come stimo Thiago Motta che sta facendo bene sia in campionato che in Champions. Sarà una Juve molto competitiva quest'anno”.

L'anno scorso battendo la Juve ci fu la prima vera spinta per lo scudetto: “Vincere ci darebbe consapevolezza ma l'anno scorso la partita arrivò a 12 giornate dalla fine, ora è solo la nona giornata”.

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