Milan, Pioli nel mirino degli arabi: ecco chi è pronto a ricoprirlo d'oro
L'ex tecnico rossonero non ha trovato panchine in serie A e si è sempre detto pronto per un'avventura all'estero
Il pareggio per 3-3 a San Siro con la Salernitana il 26 maggio scorso potrebbe essere stata l'ultima panchina in serie A per Stefano Pioli per parecchio tempo. Risolto il contratto col Milan, che ha deciso di affidarsi a Fonseca, il tecnico emiliano era stato accostato al Napoli, che ha scelto Conte, e alla fine è rimasto senza offerte. Per lui si aprono però le porte per un'avventura all'estero.
Pioli sedotto e abbandonato da De Laurentiis
Pioli aveva dato la sua disponibilità al Napoli, che lo ha tenuto in stand-by prima di avere il sì di Conte. L'idea di allenare gli azzurri lo stuzzicava ma aveva ben chiaro che l'ipotesi di dover lasciare l'Italia sarebbe potuta essere una concreta possibilità.
Dopo la sua ultima gara in rossonero l'allenatore aveva detto: "Sto studiando l'inglese, mi piacerebbe tanto qualcosa d'altro, è il momento giusto. La Premier League mi stimola, ma non so se ci sarà la possibilità».
L'Al-Ittihad vuole Pioli al posto di Gallardo
La possibilità invece potrebbe arrivare dall'Arabia. L'Al-Ittihad, arrivato quinto nell'ultimo campionato saudita, ha messo nel mirino proprio Pioli: il 58enne tecnico è nei primissimi posti della lista stilata dal club con sede a Gedda. Da tempo i gialloneri vogliono liberarsi dall'allenatore argentino Marcello Gallardo, accostato anche al Milan, fino a ora blindato in panchina da un club pluriennale. L'esonero non è mai arrivato, ma è probabile che in questi giorni sia in corso una trattativa per definire una buonuscita che possa permettere all'Al-Ittihad di iniziare un nuovo ciclo. A confermare tale scenario è stato lo stesso presidente: "Gallardo ha commesso errori importanti come mettere fuori Benzema che è parte essenziale del nostro progetto. Abbiamo 2/3 opzioni per il ruolo di nuovo allenatore".
In terra saudita c'è una grande voglia di portare allenatori italiani: nelle scorse settimane la corte dell'Al-Hilal ad Allegri è stata pressante, prima di proseguire poi con Jorge Jesus.