Antonio Conte
Conte, allenatore del Napoli

Antonio Conte ha commesso un grosso errore. Non tanto - o non solo - in campo, dove il Napoli è stato piegato dall'Atalanta al Maradona nella sfida che avrebbe potuto lanciarlo sempre più in fuga in testa alla classifica, ma anche successivamente, davanti ai microfoni. Ne è convinto Francesco Marolda, esperto giornalista sportivo, una vita a Il Mattino e al Corriere dello Sport, che in un suo intervento su Televomero ha giudicato molto negativamente le parole dell'allenatore azzurro dopo il match contro la squadra di Gasperini. Secondo Marolda, Conte avrebbe sminuito eccessivamente le potenzialità della squadra. Un po' quello che successe alla vigilia della prima campionato, di fatto, quando poi gli azzurri andarono incontro a un altro clamoroso 0-3, contro il Verona. 

Napoli, le dichiarazioni di Conte dopo l'Atalanta

Ma cosa aveva detto Conte dopo il ko con l'Atalanta? Semplicemente, aveva elogiato smaccatamente i nerazzurri, squadra che gioca la Champions, in rapporto alle potenzialità del Napoli, formazione all'inizio di un lungo e difficile percorso di ricostruzione dopo il decimo posto della scorsa stagione. Marolda, in particolare, ha bacchettato il tecnico per un aspetto: “Non mi sono piaciute le dichiarazioni di Antonio Conte a fine gara. Ha tessuto le lodi dell'Atalanta, ha detto che è più forte del Napoli. Sembra quasi che la sconfitta con i bergamaschi sia stata quasi dovuta. Non è così. Mi sarei aspettato altre parole dall'allenatore. Avrebbe potuto dire che l'obiettivo del club è quello di tornare in Champions League, che faranno di tutto per migliorare, insomma delle dichiarazioni del genere”. 

Marolda ne ha anche per Kvaratskhelia e Lukaku

Finita? No. Marolda ne ha pure per Kvaratskhelia e Lukaku, i due protagonisti della vittoria del Napoli a San Siro sul Milan che però contro l'Atalanta sono rimasti all'asciutto, anzi quasi non si sono visti in campo. Una prestazione che non è piaciuta a tanti tifosi e che non ha riscosso consensi, ovviamente, neppure nei giudizi del giornalista, secondo cui ci sarebbe troppo permissivismo ed eccessiva benevolenza nei confronti delle due star dell'attacco partenopeo: "Io noto troppo buonismo nei confronti di Khvicha Kvaratskhelia e Romelu Lukaku. I tifosi e in generale tutto l'ambiente devono pretendere di più da entrambi, devono fare la differenza, non ci si può accontentare". Anche se i numeri, per il momento, non bocciano il georgiano e il belga, autori rispettivamente di cinque e quattro reti in campionato.

Roma, Juric attacca la squadra e chiarisce caso Hummels
Roma, Mancini per il dopo Juric? L'ipotesi agita il web. E Dybala è un caso