Roma, il ds vuota il sacco su esonero De Rossi e caso-Dybala
Ghisolfi parla a ruota libera su presente, passato e futuro del club giallorosso, dal mercato al ruolo dei Friedkin
E' stato zitto nei momenti più delicati ma ora il ds della Roma Ghisolfi ha deciso di uscire allo scoperto e fare chiarezza sui tanti casi legati al club a partire dall'esonero di De Rossi.
Ghisolfi spiega esonero De Rossi
Nell'intervista concessa ai principali quotidiani, dalla Gazzetta al Messaggero, Ghisolfi spiega: "Del cambio allenatore è meglio parlarne più avanti. Sicuramente è stato un momento difficile e doloroso per noi. Daniele è una leggenda del club, lo resterà per sempre, lo ringrazio perché mi ha accolto a braccia aperte, avevamo un rapporto franco e onesto. Ero toccato dalla situazione perché se l’allenatore fallisce anche io ne risento. Ma come Dan ha detto, avrà sicuramente una bella carriera e questa sarà sempre casa sua. Non voglio però alimentare un dibattito che sarebbe inutile: ormai la decisione – di comune accordo – è stata presa e penso sia il momento di andare avanti, facendo il nostro lavoro e continuando con il nostro progetto”.
Ghisolfi spiega le linee di mercato
Si passa al modulo ed al mercato: “Sul mercato avevamo fissato degli obiettivi chiari. Soulé può giocare nel 4-3-3 ma anche nel 3-4-2-1, dietro la punta. Già alla fine del mercato De Rossi stava cambiando idea sul modulo scegliendo di giocare con la difesa a tre per le qualità e la natura dei giocatori che abbiamo in rosa, per questo abbiamo cominciato a prendere giocatori come Saelemaekers, Hermoso, Hummels, adatti a questo sistema".
Ghisolfi fa chiarezza su caso Dybala
Inevitabile parlare del giallo sulla cessione di Dybala: “Su Paulo c’è stato l’interesse dell’Al-Qadsiah e come normale che sia ci ha riflettuto. Ha fatto una scelta di cuore ed è positivo per tutti, sia per le qualità del giocatore, sia per le sue connessioni al club, a Dan e Ryan, e ai tifosi. Noi essendo pragmatici, siamo stati costretti a prendere in considerazione la sua volontà di partire. Quindi da un lato avevamo l’opzione di dover essere pronti a sostituirlo, dall’altro invece il lato positivo di continuare ad avere un top player in rosa. Se è stato chiesto al tecnico di monitorare le sue presenze per il discorso legato al prolungamento automatico? No, il mister non ha alcuna indicazione da parte della società e non c’è alcuna discussione in corso sul rinnovo. L’unica cosa che vogliamo è che Dybala sia concentrato in campo, che possa dare il massimo e che si liberi mentalmente per dare il meglio di sé”.