Nazionale, Mancini sotto assedio in Arabia: giornalista zittito dopo il ko col Giappone
Il ct dell'Arabia Saudita non si trattiene con la stampa dopo la sconfitta con il Giappone e zittisce i presenti in sala
Non sono certamente tempi semplici per Roberto Mancini alla guida della nazionale dell'Arabia Saudita. Dopo la sconfitta contro il Giappone, l'ex commissario tecnico dell'Italia non si è trattenuto, rifilando una risposta al veleno al giornalista che lo stava intervistando.
Arabia Saudita sconfitta dal Giappone
L'Arabia Saudita cade 2-0 contro il Giappone nella gara di qualificazione alla prossima Coppa del Mondo e, al termine del match, Roberto Mancini non si trattiene, rispendendo al mittente le accuse in modo brusco e deciso.
I problemi di Mancini
Il ct campione d'Europa con l'Italia a Euro 2020 già nelle scorse settimane aveva sottolineato il problema di avere a calciatori che non trovano spazio nei propri club a causa della dilagante “invasione” di campioni dai campionati esteri che hanno tolto posto ai giocatori sauditi nei club privando così la nazionale di titolari pronti e con il ritmo gara nella gambe.
Mancini furioso con i giornalisti
Dopo il ko con gli asiatici, il Mancio è tornato a far valere le proprie ragioni: “Non è importante arrivare primi o secondi nel girone, l'importante è andare al Mondiale. Se vivi nel passato non puoi mai cambiare. Tre anni fa era diverso da oggi, era completamente diverso c'erano giocatori più giovani, c'erano giocatori bravi, c'erano giocatori che giocano sempre. È completamente diverso da tre anni fa. Vuoi vivere nel passato? Vivi nel passato".
Incalzato poi da un giornalista giapponese sul fatto che al proprio stipendio da 30 milioni di euro all'anno non corrisponda un ritorno in termini di risultati in campo, Mancini non ci ha visto più e ha zittito l'interlocutore chiedendo in modo secco: “Vuoi vedere il mio conto in banca?!”, ha risposto il ct, che resta di vedere la propria posizione messa in discussione anche dalla federazione, l'esonero non è da escludere a priori.