Danso accusa la Roma: controlli medici sconcertanti. E Djalo resta in stand-by
Il difensore austriaco è tornato al Lens: deluso e sconvolto per il mancato trasferimento. L'ex Juve ha sostenuto le visite mediche ma non è stato ancora tesserato
"Sono deluso e sconvolto per gli eventi degli ultimi giorni e per il mancato trasferimento alla Roma. Soprattutto, sono molto sorpreso dal presunto motivo del fallimento del trasferimento". E' il messaggio sui social di Kevin Danso, tornato al Lens dopo non aver superato le visite mediche con i giallorossi.
Danso accusa la Roma
"Sia i medici della Federazione calcistica austriaca che il reparto medico del Lens mi hanno monitorato attentamente e mi hanno visitato regolarmente negli ultimi anni", spiega. "Più di recente, sono stato visitato attentamente all'inizio della preparazione pre-stagionale a Lens e non sono mai state riscontrate irregolarità. Pertanto, le interpretazioni del controllo medico a Roma sono altamente sconcertanti e completamente incomprensibili per il mio team e per me". "Ora - conclude - discuterò della mia situazione con le parti responsabili a Lens e alla Federcalcio austriaca e mi concentrerò sui compiti che mi attendono".
Djalo, visite ok ma niente firma
Nel frattempo si è aperto un piccolo giallo su Tiago Djalo, il difensore della Juventus per il quale la Roma ha accelerato dopo aver visto sfumare il colpo Danso dal Lens. Per Djalo, durante gli accertamenti propedeutici alla firma, c'è stata particolare attenzione per gli esami del ginocchio destro, reduce dalla rottura del legamento crociato anteriore nel marzo 2023.
Djalo, i dettagli del prestito
Eppure, dopo aver superato le visite mediche, il difensore non è stato ancora tesserato dai giallorossi. Il motivo è tutt'ora sconosciuto: il giocatore, tornando in albergo, ha detto solo una frase: Ora non voglio parlare, parlerò dopo". L'operazione si è svolta con la formula del prestito oneroso, con un costo di un milione di euro. Al termine della stagione, la Roma avrà la possibilità di acquisire definitivamente il giocatore versando altri nove milioni di euro alla società proprietaria del suo cartellino.