Fiorentina-Inter, Caso Bove, il retroscena rivelato da Dimarco
L'esterno nerazzurro ripercorre i momenti di panico quando il giocatore viola si è accasciato al suolo, le parole di Lautaro Martinez
Ci vorrà tempo per dimenticare le terribili immagini di domenica sera, quando Edoardo Bove si è accasciato al suolo all'improvviso rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza che è entrata in campo. Ma se per gli spettatori che vedevano Fiorentina-Inter in tv è stato uno choc, ancor di più lo è stato per chi era in campo.
Il ricordo di Dimarco
Sia i giocatori viola che quelli nerazzurri si sono subito resi conto della gravità della situazione ed hanno chiamato a gran voce i soccorsi. Poi il capannello tutti abbracciati in circolo a tutelare la privacy di Bove, le lacrime, le facce stravolte. Sulla vicenda è tornato Federico Dimarco dicendo: "Quando c'è di mezzo la vita di una persona, non esistono bandiere".
Il difensore nerazzurro racconta cosa è accaduto negli spogliatoi del Franchi, dopo la sospensione della partita: "Insieme ai ragazzi della Fiorentina siamo rientrati negli spogliatoi, siamo rimasti insieme, uniti, non era un momento facile. Ci tenevo a dire che in questi casi, quando c'è di mezzo la vita di una persona non ci sono né bandiere né squadre, penso che sia un bel messaggio da dare".
Lo spavento di Lautaro
A margine del Gala Aic anche Lautaro è tornato sulla vicenda: "Abbiamo vissuto il malore di Bove con tanta preoccupazione, è stato un momento brutto, ma è importante che ora il ragazzo stia bene. Ho sentito i compagni argentini della Fiorentina e il mister Palladino, ci ha ringraziato per il gesto che abbiamo avuto. Per noi dell'Inter la partita è finita lì, conta la salute di Edoardo, gli mando un forte abbraccio. Il recupero della gara? Non lo so, noi pensiamo partita dopo partita, sappiamo che il calendario è denso e stretto ma dobbiamo adeguarci a tutto".