Ct Svizzera: Donnarumma para l'impossibile ma è l'Italia a doversi preoccupare
Murat Yakin ha visto in tv Italia-Croazia assieme alla squadra elvetica e non ha paura della Nazionale di Spalletti in vista della sfida di sabato a Berlino
E se il cielo fosse biancorosso sopra Berlino? La Svizzera ci crede: sabato all'Olympiastadion c'è Italia-Svizzera che vale un posto ai quarti di Euro2024 e gli elvetici arrivano alla partita con grande ottimismo. La qualificazione in un girone difficile e ancor più il modo con cui è arrivato hanno dato fiducia a tutto l'ambiente. Il ct Murat Yakin parla a tre giorni dal match e si dice ottimista.
Il ct Yakin non vede l'ora di affrontare l'Italia
Come bisognerà fare per eliminare i campioni in carica dall’Europeo? Yakin non sembra prepccupato: “Abbiamo seguito la partita davanti al televisore, e avevamo preparato le tattiche e le stategie per affrontare entrambe le squadre. A livello di studio siamo pronti, nei prossimi giorni prepareremo l’incontro. Non vediamo l’ora della sfida con l’Italia”.
Il selezionatore rossocrociato è sereno viste le prestazioni della sua squadra. “Le cose ci stanno andando bene. Ma questa era la fase a gironi. Ora le partite sono da dentro o fuori, ed è tutta un’altra pressione. Gli Azzurri hanno giocato le prime due partite con una tattica, poi con la Croazia hanno iniziato con un altro assetto difensivo visto le premesse del confronto. In seguito hanno cambiato in corsa per avere un effetto sorpresa, ma a questo noi siamo preparati”.
Yakin elogia Donnarumma
Il 49enne allenatore sa però che determinanti non saranno solo le capacità calcistiche: “Non si tratta solo di tattica, l’aspetto mentale farà la differenza perché conta solo la partita che abbiamo davanti. Abbiamo qualità ed esperienza a sufficienza per affrontare una sfida del genere. Dovremo essere precisi ed efficienti. Poi abbiamo visto che Donnarumma ha effettuato due o tre parate impossibili, ha fermato il rigore e si è arrabbiato moltissimo quando ha subito il gol. È un portiere tuttofare ma noi abbiamo attaccanti che possono dargli fastidio”
Poi lancia il guanto di sfida: "In realtà non vogliamo preoccuparci più di tanto della squadra di Spalletti, e penso che sia vero il contrario: è l’Italia a doversi preoccupare di come giochiamo visto che le cose per noi stanno funzionando bene"