Paulo Fonseca, allentore del Milan
Paulo Fonseca, allentore del Milan

Il mondo è tornato a colorarsi di rossonero per Fonseca dopo il trionfo di Madrid. La vittoria per 3-1 in casa del Real di Ancelotti ha cancellato tutte le ombre attorno al tecnico portoghese che ora può lavorare più tranquillamente nel suo progetto. L'allenatore parla alla vigilia della trasferta di Cagliari e chiede continuità.

Fonseca sa che a Cagliari sarà tutto diverso

Importante sarà non vanificare l'impresa del Bernabeu: “Dobbiamo confermare le cose buone fatte e capire che a Cagliari sarà una partita diversa, dovremo giocare differentemente. Io subito ho smesso di pensare al Real per concentrarmi sul Cagliari. Io credo che anche prima di Madrid la squadra avesse la consapevolezza di quel che potevamo essere e della crescita, chiaro che adesso c'è più fiducia nei giocatori ma tutte le partite sono importanti. Quella di Cagliari non è meno importante, non possiamo perdere punti in questo momento”.

Il caso-Morata

L'esperimento di Musah trequartista non si vedrà facilmente: “E' stata una strategia per quella partita, vedremo se si ripeterà, con lui o con qualche altro giocatore. Per quanto riguarda Morata è stata una situazione strana, in un esercizio ieri ha avuto uno scontro con Pavlovic, sta bene ma non è pronto per giocare”. La Spagna però l'ha convocato e il ct De La Fuente ha detto che giocherà o la prima o la seconda partita: “C'è un protocollo, le indicazioni che io ho è che uno infortunato non può giocare, non è un'opzione, è obbligatorio”

Fonseca fa chiarezza su Leao

Morata ha elogiato Leao: “Domani giocherà ancora dal 1', ha fatto una buona partita ma io so che può fare anche meglio. Col Cagliari sarà una gara diversa, senza tanti spazi ma spero possa ripetersi. Può segnare di più e può migliorare anche difensivamente, cose che servono a lui ma anche alla squadra. Io non ho mai avuto problemi con Rafa, ha accettato le mie decisioni e ha avuto la reazione che speravo…Alla luce di ciò magari, chissà, lo vedremo altre volte in panchina".

Ci si chiede se la Champions non sia l'habitat che preferisce questo Milan: "Se possiamo dire la verità i giocatori affrontano queste partite più motivati che le altre partite. E per questo sono più preoccupato oggi per il Cagliari che prima della partita col Real. Poi, sono partite totalmente diverse. Quando si gioca contro questo tipo di squadre come il Real il peggio che può succedere è non avere coraggio perché c'è tanto spazio. Le squadre quando giocano queste tipo di partite vanno con un po' di paura e pensano a difendersi. Ma ai giocatori dico che c'è spazio, che possiamo fare le nostre cose e quindi durante la partita prendi fiducia. In questo tipo di partita abbiamo spazio per giocare. Domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare. La squadra quando sta in questo contesto è una squadra che ha coraggio, che controlla la partita, che gioca insieme. È per questo che abbiamo fatto bene".

Poi una rivelazione sulla formazione: “Tanto dopo mezzora sapete già tutto, lo dico: giocherà Camarda in attacco, Jovic sta semore dentro il progetto. Il problema è che non sta bene fisicamente. Ha un problema che continua. Lui si è allenato in questi giorni ma con dolore. Oggi abbiamo provato, ha di nuovo questo dolore forte, lo limita. Non sarà con noi. Non è sorprendente la scelta di Camarda, lavora tutti i giorni con noi, lavora bene.  Morata non è un tipico centravanti e Camarda è quello che più gli somiglia anche rispetto ad Abraham. Io ho fiducia in Camarda, non ha paura di niente, lavora tanto anche per la squadra difensivamente. Non ho avuto un sol dubbio nel decidere su di lui dopo il problema accusato da Morata”.

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