Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis

L'ha cercato per mari e monti, l'ha inseguito dall'Inghilterra alla Germania, dalla Francia alla Turchia: alla fine il sostituto di Khvicha Kvaratskhelia si nascondeva tra le panchine di Milanello e di San Siro, esubero in un Milan malridotto e passato da Fonseca a Conceicao, ma soprattutto relegato a un ruolo di secondo piano nella classifica di Serie A. Noah Okafor, è lui la mossa Scudetto del Napoli per inseguire il quarto titolo tricolore della sua storia. La nuova arma a disposizione di Antonio Conte nel duello punto a punto con l'Inter. Basterà per vincerlo? Conte, lo ricordiamo, aveva chiesto un mercato “come Dio comanda”: sarà rimasto soddisfatto dell'ingaggio dello svizzero?

Il Tweet di ADL e i duri commenti dei tifosi

Di sicuro non sono rimasti appagati i tifosi del Napoli, o almeno la rumorosa maggioranza che ha commentato subito, con numeri inimmaginabili, l'annuncio entusiasta di Aurelio De Laurentiis: “Benvenuto Noah!”. Forse il presidente si aspettava un'accoglienza migliore per il suo consueto Tweet di ufficializzazione di un nuovo arrivato. E invece su di lui si è abbattuta una pioggia di insulti senza precedenti e dai contorni quasi da record. Ben 144 risposte in un solo minuto, di primo mattino (l'annuncio è stato postato a una mezz'oretta dalla conclusione del mercato, intorno alle 23.30) erano più di mille. Quasi tutte offensive e irriportabili. Un presidente che, dopo essere stato elevato quasi a Pontefice nell'anno del terzo Scudetto, è tornato a tutti gli effetti “pappone” per la maggior parte dei sostenitori azzurri. Eppure il Napoli è primo, pienamente in corsa per il titolo. Questione che sembra essere ridotta a uno sprint a due con l'Inter.

Da Garnacho a Okafor, la delusione dei tifosi del Napoli

C'è preoccupazione nel popolo azzurro per il destino del campionato e per il futuro di Conte. Che, probabilmente, avrebbe auspicato di meglio dal mercato. Okafor, che in ogni caso lo scorso anno nel Milan ha messo a segno sei reti in 28 presenze, non è al top dal punto di vista fisico, tant'è vero che il suo trasferimento al Lipsia qualche giorno fa è sfumato proprio per il mancato superamento delle visite mediche. Quanto ci vorrà per rimetterlo in condizione? Al di là di tutto, inevitabile il malumore per una piazza che, metabolizzato l'addio di Kvara, passato al PSG per 75 milioni, per tre settimane ha seguito con interesse e speranze il mercato: Garnacho, Adeyemi, Zhegrova, Chiesa, Ndoye, Zaccagni, Yeremay, Dorgu, Amuzu, Saint-Maximin, Boga e perfino Insigne i nomi fatti in questo periodo, più altre suggestioni. Alla fine è arrivato Okafor. In tanti ci sono rimasti male e non l'hanno per niente nascosto.

 

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