Inter, Criscitiello: Marotta non si fida più di Inzaghi
Per il direttore di Sportitalia i dirigenti nerazzurri pensano a Fabregas, il consiglio per Simone è di andare in Premier League
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Con il regalo fatto ieri al Sinigaglia dal Como l'Inter ha coronato la rimonta: dopo 23 giornate in cui hanno fatto da lepre al Napoli i nerazzurri sono in testa alla classifica ed arrivano allo scontro diretto di sabato al Maradona col morale altissimo, a differenza della squadra di Conte.
I dubbi sull'Inter
Eppure non è tutto oro ciò che luce secondo Michele Criscitiello. Il direttore di Sportitalia avanza dei dubbi sul feeling tra Inzaghi e la dirigenza ed arriva ad ipotizzare un divorzio. Criscitiello, nel suo editoriale per Sportitalia.it, ricorda che già l'anno scorso aveva invitato Inzaghi ad andar via dopo lo scudeto vinto, sottolineando l'ingratitudine del mondo del calcio.
Il tricolore della seconda stella venne visto come un atto quasi dovuto e non una grande impresa: "A Milano fanno l’errore che fecero alla Juventus ai tempi di Sarri. Ci mancherebbe che non vince lo scudetto, dai su. Questa frase ha ammazzato la Juve e rischia di distruggere l’Inter se non capisce che vincere uno scudetto sarebbe un trionfo, a maggior ragione se è la seconda stella e se l’hai vinto in casa del Milan".
Per Criscitiello Marotta e Ausilio non si fidano più di Inzaghi
Il cammino meno perentorio di questa stagione avrebbe fatto sorgere più di un dubbio all'Inter. Scrive Criscitiello: "Marotta e Auslio hanno ancora fiducia cieca in Simone? Non credo. L’Inter sta vedendo spesso Paz del Como e l’occhiolino a Fabregas alcuni dirigenti lo hanno già fatto. Per ora, neanche corrisposto. La nuova proprietà guarda al business e questo significa che l’Inter deve prendere giovani di valore e rivenderli a peso d’oro. La politica di Marotta non potrà più essere la stessa. In tutto questo, caro Simone, se ti chiama la Premier vai di corsa. Tanto a Milano non aspettano altro che una tua caduta per darti un calcio e scaricarti addosso anche le responsabilità che non hai".