Dybala resta o va via?
Dybala resta o va via?

Risorsa o zavorra? Accolto a Roma come un re, Paulo Dybala scopre di non essere più indispensabile in casa giallorossa. Ieri è scaduta la clausola per l'estero ma non le voci che parlano di un suo addio e l'intervista di De Rossi al Corriere dello sport acuisce i dubbi sul futuro della Joya.

Dybala in panchina nell'amichevole con l'Everton

L'arrivo di Soulè sembra aver complicato le cose per l'argentino, anche se De Rossi sostiene che i due possono giocare insieme. Lo stesso tecnico, però, lo ha lasciato in panchina con l'Everton e al Corsport spiega: "lo non faccio la formazione in base alle voci, quelle le lascio ad altri. Non c’è niente che ha influenzato le mie scelte. Contro l’Everton ho messo la squadra che volevo vedere in campo: iniziamo ad avvicinarci al campionato e dobbiamo essere sempre più simili a ciò che dovremo essere. Ho fatto degli esperimenti, come in altre partite. Quelli che erano in Inghilterra sono tutti giocatori della Roma, poi vedremo che cosa succederà. Non solo per Dybala, ma per tutti. Quando mi è stato chiesto se c’era qualcuno da tenere legato qui mani e piedi ho risposto di no, che non c’era. Chiunque vuole andare via è libero di
farlo”.


Venderlo o trattenerlo? Il dubbio agita le radio

Se ne parla a Radio radio. Attacca Mario Mattioli: “A quanto pare Dybala sa che non è in grado di dare alla Roma quello che tutti si aspetterebbero. Fossi nella Roma, lo lascerei partire in caso di arrivi di offerte che soddisfino le richieste di entrambe le parte”. Poi tocca a Roberto Pruzzo: “Penso che la Roma abbia due giocatori fuori categoria, Dybala e Pellegrini. Sarebbe un grande problema lasciare andare via Dybala. Spero che l’argentino decida di rimanere, per dare ancora di più per la squadra”. Quindi dice la sua Furio Focolari: “C’è una Roma con e senza Dybala. La vita per un occidentale in Arabia può essere molto difficile”. E infine Stefano Agresti: “Difficilissimo rimpiazzare Dybala. Mi sembra prematuro affermare che Soulé possa prenderne l’eredità”.

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