Napoli si vergogna di De Laurentiis, bufera dopo la lite con Sky
Napoli si vergogna di De Laurentiis. Le immagini del presidente che sottrae Politano ai microfoni di Sky, attacca il cronista col microfono ("voi non potete fare questa intervista") e spintona il cameraman hanno fatto il giro del web. Il direttore di Sky Federico Ferri ha postato un tweet rabbioso:
"Chi fa le interviste di Sky Sport lo decide Sky Sport. Senza parole per quello che è successo al nostro giornalista, e al nostro cameraman: lo condanno senza altri commenti. Una cosa è certa: andiamo avanti come sempre, con professionalità, rigore, credibilità. Ed educazione".
A centinaia le reazioni indignate: "..non si poteva semplicemente mandare un addetto stampa fuori inquadratura a bisbigliare all'orecchio del cronista che la società non autorizzava quell'intervista e che andava subito sospesa?" e poi: "In un paese normale Sky e il cameraman denunciano ADL. In Italia si ridurrà tutto a folklore e non accadrà nulla" e anche: "Si possono avere tutti i soldi del mondo. Ma se sei un cafone maleducato, rimani un cafone maleducato" e ancora: "Comportamento inaccettabile ed imperdonabile del presidente De Laurentiis, ma una domanda sorge spontanea (ribadisco che è stato un gesto imperdonabile e che la violenza non è mai servita a nulla): il patron azzurro ha perso il lume della ragione all’improvviso?"
C'è chi scrive: "Comunque questa grottesca e vergognosa versione di De Laurentiis è diretta conseguenza dell'immotivata venerazione post scudetto. Lo avete fatto credere onnipotente, e questi sono i risultati" e poi: "Chiedetevi chi ha ridotto la Serie A una barzelletta e continuate a far finta di niente" e anche: "Oggi essere rappresentati da De Laurentiis è umiliante, come lo è stato in tante (troppe) occasioni in passato. Bisogna riflettere seriamente su quanto sta accadendo, e sarebbe ora che anche qualche povero fesso che lo osanna si faccia due domande" e infine: "Ormai è chiaro che De Laurentiis sia entrato in modalità "io sono la legge". Se c'è davvero una legge (e c'è), bisogna farvi ricorso"