Roma, Gasperini apre ai giallorossi: "A chi non piacerebbe? Ma ora c'è Ranieri"
In occasione della consegna del premio "Enzo Bearzot" Gasperini ha rilasciato delle dichiarazioni che aprono al suo arrivo alla Roma

Nel corso di un'intervista concessa a RaiSport nel corso della cerimonia di consegna della XIV Edizione del Premio Nazionale “Enzo Bearzot” tenutasi al CONI, Gian Piero Gasperini ha parlato del proprio futuro, lanciando un segnale d'apprezzamento nei confronti della Roma, salvo poi nascondersi dietro la presenza di Claudio Ranieri, che però - come è noto fin dall'inizio - dovrebbe lasciare la panchina a fine stagione per passare a ricoprire un ruolo in dirigenza.
Gasperini: “Roma? A chi non piacerebbe”
Tra i nomi più chiacchierati come possibili sostituti di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma per la prossima stagione c'è Gian Piero Gasperini, che sembrerebbe essere molto apprezzato sia dalla dirigenza giallorossa che dall'attuale allenatore, che avrà un ruolo chiave nella decisione. In occasione della cerimonia di consegna della XIV Edizione del Premio Nazionale “Enzo Bearzot” tenutasi al CONI, l'attuale allenatore dell'Atalanta ha parlato del proprio futuro, strizzando l'occhio ai giallorossi: “La Roma? A chi non piacerebbe? È una grande piazza, straordinaria, ha un pubblico eccezionale. Sarebbe un motivo d’orgoglio, ma quello che succederà è difficilmente prevedibile. La Roma è come la Nazionale, piace a tutti”. Quando gli viene chiesto se dunque le voci sul suo approdo nella capitale siano vere, Gasp si è nascosto dietro la presenza di Ranieri, anche se è noto a tutti che al termine della stagione il tecnico romano dovrebbe lasciare la panchina e trasferirsi in dirigenza: “Le voci sulla Roma? C’è Ranieri che è un grande allenatore”.
Gasperini: “Noi allenatori viviamo il presente”
Gasperini è però ancora legato all'Atalanta da un contratto in scadenza nel 2026, che il tecnico aveva già comunicato di non voler rinnovare. L'avventura sulla panchina bergamasca potrebbe però concludersi prima della scadenza del contratto, permettendogli dunque di andare a sedersi su quella della Roma: “Noi allenatori viviamo di presente e in questo momento c'è un campionato ancora lungo, vivo questa situazione da nove anni e stare tanto tempo con la stessa società non è frequente nel calcio. Per me fino ad adesso è stata una cosa straordinaria, si sono legate tutte le componenti dal presidente alla città fino ai giocatori”.