Come se l'è cavata l'arbitro Giua all'Allianz Stadium nell'anticipo serale di serie A tra Juventus e Venezia? Poche sbavature per il fischietto sardo che ha confermato una statistica: con lui la Juve non ha mai perso (5 vittorie e due pareggi). Ad analizzare i casi dubbi del match i moviolisti Calvarese e Marelli.

Per Calvarese giusto annullare gol Yildiz

Su Tuttosport Calvarese torna sui casi sospetti e dice: "Qualche timida protesta del Venezia negli ultimi istanti prima dell’intervallo, quando Di Gregorio compie un’uscita alta e ricadendo tocca Altare sulla parte posteriore del collo. Non c’è niente di irregolare: il portiere bianconero prova infatti a prendere il pallone, poi per via di un contatto lo lascia cadere, e in dinamica, riscendendo verso terra, colpisce in maniera fortuita e non fallosa il difensore avversario.

L'ex arbitro prosegue: "A inizio secondo tempo, corretta la revoca del raddoppio bianconero segnato da Kenan Yildiz. Il turco in elevazione colpisce di testa tirandosi il pallone sul braccio, prima che finisca in rete. Il gol viene annullato con overrule, cioè senza review al monitor: si tratta infatti di una fattispecie oggettiva, e una rete segnata con un braccio è sempre da invalidare. Giua fischia rigore alla Juve all’ultimo  minuto di recupero quando, su un tiro, Stankovic respinge il pallone su un braccio comunque largo, quello di Antonio Candela, che intercetta il pallone".

Per Marelli c'era il rigore per la Juve

Poi su DAZN è arrivata la spiegazione di Marelli che si è soffermato sulla rete annullata a Yildiz: “La rete verrà annullata perché Yildiz dopo aver toccato il pallone di testa ha toccato il pallone con il braccio destro. Overrule: si tratta di una valutazione oggettiva dato che non si può assegnare una rete dopo un tocco di mano nell’immediatezza e perciò in questo caso non è stata necessaria la on Field review, ma si è proceduto con l’overrule, cioè con la decisione direttamente del Var”. Sul rigore allo scadere per Marelli è giusto: «Sul tiro di Conceicao il pallone arriva nella zona di Douglas Luiz e Candela. Candela tratteneva già il brasiliano, si assume un rischio nel tenere il braccio al di fuori della sagoma. Tocco molto evidente, giustamente viene assegnato il rigore. Giua dalla sua posizione difficilmente poteva vederlo, lo ha assegnato l’assistente».

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