Calcio
Calcio

Artem Dzyuba ha scritto un'altra pagina di storia del calcio russo. Con il gol realizzato nel weekend contro il Krylya Sovetov Samara, l'attaccante dell'Akron Togliatti ha raggiunto quota 234 reti in carriera, superando il precedente primato di Alexander Kerzhakov (233) e diventando così il miglior marcatore russo di sempre. Un traguardo celebrato con una maglia speciale, su cui campeggiavano il numero dei gol segnati, gli stemmi di tutte le squadre in cui ha militato e una frase emblematica: "Un samurai non ha un obiettivo, solo un percorso".

Una carriera tra trionfi e polemiche

Classe 1988, Dzyuba ha vissuto una carriera intensa, tra successi e momenti di attrito. Cresciuto nelle giovanili dello Spartak Mosca, ha segnato il primo gol da professionista nel 2007 proprio con i biancorossi, prima di girovagare per il paese in prestito. Le esperienze con Tom Tomsk, Rostov (dove vinse la Coppa di Russia, il suo primo trofeo) e Arsenal Tula, lo aiutarono a maturare, ma fu con lo Zenit San Pietroburgo che raggiunse l'apice: 108 gol e quattro campionati vinti tra il 2015 e il 2022. Dopo una breve parentesi in Turchia con l'Adana Demirspor, è tornato in patria, vestendo le maglie di Lokomotiv Mosca e ora dell'Akron Togliatti, dove ha firmato il gol della storia.

L'inatteso ritorno in nazionale

Oltre ai club, Dzyuba ha lasciato un segno indelebile anche in nazionale, soprattutto durante il Mondiale casalingo del 2018, in cui trascinò la Russia fino ai quarti di finale. Le sue 30 reti con la selezione lo pongono al pari di Kerzhakov anche come miglior marcatore della nazionale post-sovietica. Ora, a sorpresa, il C.T. Valery Karpin – con cui Dzyuba ha avuto diversi screzi in passato – lo ha richiamato per le prossime amichevoli, offrendogli la possibilità di staccare definitivamente Kerzhakov anche con la maglia della Russia. Un'ultima sfida per il 36enne, che non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

Alberto Farinone

Raphinha e Dembélé, i dominatori della Champions: stagione da record per entrambi
Roma, Ranieri va in controtendenza su Hummels: poi svela il mistero del biglietto a Valverde