Beppe Marotta in chiamata
Marotta, presidente dell'Inter

Nessuna disattenzione, nessun calo di tensione: l’Inter non vuole commettere errori soprattutto dal punto di vista psicologico. Il ko con la Juventus ha aperto delle crepe all’interno dell’ambiente nerazzurro e si corre immediatamente ai ripari.

Il vertice ad Appiano Gentile

Un giorno di riposo per provare a ritrovare la calma poi la decisione di parlarsi e di guardarsi negli occhi. La società non ha nessuna intenzione di ignorare i segnali negativi e per questo oggi ad Appiano è arrivata la dirigenza al completo per un vertice con allenatore e squadra. E’ il momento di correggere gli errori che sono venuti a galla nel corso delle ultime settimane, la corsa allo scudetto resta serrata. Il Napoli ha solo due punti di vantaggio ma da dietro la concorrenza rischia di diventare sempre più agguerrita con la risalita della Juventus.

Ad Appiano sono arrivati tutti anche il presidente Beppe Marotta che nel suo nuovo ruolo non era presente con cadenza quotidiana gli allenamenti ma insieme a lui ci sono anche il ds Piero Ausilio, il suo vice Dario Baccin e il vicepresidente Javier Zanetti: uniti per mandare un segnale alla squadra.

I sintomi dell’Inter

Non è solo una questione di risultati, nelle ultime settimane c’è stato un calo delle prestazioni e anche nei numeri ma quello che i dirigenti non vogliono sottovalutare è l’aspetto psicologico: due sconfitte di fila sono una rarità, 5 partite perse in 36 partite contro le 4 sconfitte della scorsa stagione. Ma da tenere sotto controllo c’è anche l’aspetto nervoso con il capitano Lautaro Martinez apparso furioso (e forse anche blasfemo) alla fine del match con la Juventus. Ma allo stesso tempo un eccesso di sicurezza con le parole d Mkhitaryan: “Speriamo di tornare ingiocabili contro il Napoli, siamo forti e a volte ci specchiamo”, che non sono piaciute a tutti. Oggi il messaggio sarà di segno diverso.

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