Non se l'aspettava neanche lui. Marco Materazzi è rimasto sorpreso e deluso dal ko nel derby dell'Inter ma riconosce la superiorità del Milan. A margine della inaugurazione della prima isola Technogym Outdoor, ai Giardini Indro Montanelli a Milano, l'ex difensore nerazzurro torna sulla stracittadina di domenica.

Materazzi si arrende ai meriti del Milan

Matrix ammette: "E' andata male, malissimo. Però hanno meritato ed è giusto che ci prendano anche in giro. Ci sono tanti fattori che in questo periodo dell'anno possono variare, tipo la condizione fisica. Sicuramente l'Europeo ho tolto la preparazione a tanti dei nostri giocatori. Nel momento in cui la squadra ritroverà la condizione credo tornerà la squadra da battere. Detto ciò, complimenti a chi oggi è avanti. In genere chi è sfavorito vince il derby ed è andata così anche stavolta. L'Inter deve ritrovare lo spirito e il gioco dello scorso anno: c'è tempo per recuperare, non troppo, già qualche punto è stato perso durante il cammino ma in fondo la prima è a tre punti di distanza. Fanno di tutto per battere l'Inter, ma credo che fino alla fine dovranno fare i conti con noi".

Per Materazzi il Napoli più temibile della Juve

Tra le rivali dell'Inter più che la Juve Materazzi indica il Napoli: "Dico il Napoli perché non fa le Coppe, so quanto lavora Conte con i suoi calciatori. Hanno deciso di sostituire Osimhen con Lukaku perché ad Antonio piace di più e io credo che anche il Napoli lotterà fino alla fine. La Champions? Secondo me la Champions può essere bellissima anche per noi, ma ha ancora più variabili rispetto al passato per la formula campionato".

L'ultima stoccata ad Ibra

Dopo un passaggio su De Rossi ("Non mi è tornato che ha avuto la squadra al completo credo prima di Genova. Ha subito il pareggio col Genoa al 95esimo ed è stato mandato via anche se aveva altri tre anni di contratto. Bisognerebbe far pace col cervello quando si fanno certe scelte") Materazzi chiude stuzzicando ancora Ibra: "Mi meraviglio che in quei tre anni in cui abbiamo giocato insieme siamo andati d'accordo. Avevo più paura del Milan di Maldini perché so il lavoro che ha fatto e quanto tenesse al Milan. Non ha potuto fare ciò per cui era stato chiamato e si è fatto da parte con grandissima dignità e onestà. Spero che non torni al Milan".

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