Juventus, Ravezzani acido: Non può diventare nè idolo nè martire
Il direttore di TeleLombardia attacca Koopmeiners per la telenovela di mercato dopo i tanti certificati medici e scatena la polemica sui social
Il corteggiamento dura da tanto, il sì ci sarebbe anche - eccome - ma manca il consenso dei genitori. E' la metafora della storia tra la Juventus e Koopmeiners, con il centrocampista che sta facendo muro e battendo i piedi a suon di certificati medici. Sulla vicenda interviene in tackle Fabio Ravezzani.
Ravezzani bacchetta Koopmeiners
Il direttore di TeleLombardia scrive su X/twitter: "Il punto non è la promessa di essere ceduto per un’offerta congrua (fosse vero, cosa sia congruo chi può dirlo?) è ammutinarsi durante una legittima trattativa per forzarla. Vale per Koopmeiners come per qualsiasi calciatore. Eppure per alcuni è un martire, un idolo addirittura".
I tifosi si sfogano sui social
Fioccano le reazioni: "No Direttore, non è questo il concetto, che posso anche condividere. Ma la coda di paglia nel giudicare a intermittenza, quando comoda, e ancor peggio imbeccati da “ chi paga “. Ovviamente il “giudizio” viene erogato solo quando c’è di mezzo la Juventus" e poi: "Ma quando lo faceva con l'AZ per andare all'Atalanta tutto sto cinema tirato su da Percassi & Co. Non si è letto e sentito da nessuna parte" e anche: "Ha sbagliato Koop.. o meglio, dopo le promesse dell'atalanta doveva pretendere un rinnovo con clausola".
C'è chi scrive: "Vale per qualsiasi calciatore, ma ci si indigna solo se c’è la Juve di mezzo. Quando lo faceva Pavard col Bayern leggevo di Benji l’interista, mentre oggi Koopmeiners viene dipinto come un criminale" e anche: "Quindi, se un suo dipendente volesse andare via, in un'altra TV magari più importante e con uno stipendio più elevato, lei farebbe muro e non accetterebbe le dimissioni? In più, nel caso Koop, la somma pattuita è alquanto onerosa proprio come voleva l'Atalanta", oppure: "Quando a marzo ha fatto certe dichiarazioni nessuno lo ha smentito! Oggi cosa è cambiato con una offerta congrua sul tavolo? E senza partite decisive da giocare? Cos’è masochismo?"
Il web è un fiume in piena: "Mi spiace direttore ma qua l'Atalanta ha fatto un prezzo e quel prezzo è stato raggiunto. Se l'Atalanta fosse quella società modello che narrate sarebbe stato corretto essere di parola e non rimangiarsi tutto perché la squadra in cui vuole andare non ti piace..." e poi: "Completamente d'accordo. In più, in questo caso, c'è la questione che la Juve è una diretta concorrente dell'Atalanta. Per una volta che possono lottare a grandi livelli non possono dare uno ad una diretta concorrente perché manda i certificati medici. È assurdo" e ancora: "Direttore, conviene con me che in passato lo hanno fatto tanti altri giocatori e non c'è stato MAI lo stesso clamore? E allora, uno, certe domande se le pone: "non è che la Juve" tira" e anche gli starnuti diventano un caso e gli altri invece non se li fila nessuno?" e infine: "Zidane non era in vendita ma è stato accontentato. Se un giocatore se ne vuole andare va accontentato. Restare separati in casa non fa bene a nessuno. Ma è normale che in provincia certe cose non le capiscano".