Roma, l’assist dell’Atalanta vale un sogno e quelle parole di Scamacca…
La Roma potrebbe chiudere la stagione abbracciando un sogno e il paradosso è che il regalo arriva dall’Atalanta. La vittoria della squadra di Gasperini in Europa League permette infatti ai giallorossi di cullare la speranza di giocare la prossima Champions League. Bisogna aspettare ancora prima di festeggiare (forse anche fino al 2 giugno) ma le possibilità sono concrete.
La Roma e il sogno Europa League
L’Atalanta toglie e l’Atalanta dà, o quasi. I giallorossi ieri sera hanno visto la Dea alzare la coppa che hanno sognato intensamente nelle ultime due stagioni. Il Bayer Leverkusen che ha fermato la corsa dei ragazzi di Daniele De Rossi ieri è stato spazzato via da Lookman e compagni. I giallorossi erano andati vicini alla conquista del trofeo nella scorsa stagione in quella finale maledetta contro il Siviglia persa solo ai calci di rigore e dopo un arbitraggio decisamente sfavorevole. E quest’anno ancora una volta vicini con il cammino che si è fermato in semifinale.
La chance Champions League
Ora però la Roma, finita nel mirino dei social per non aver fatto i canonici complimenti alla Dea, può ringraziare i bergamaschi. La vittoria dell’Europa League da parte della squadra di Gasperini lascia spazio a una nuova italiana in Champions League a patto però che i nerazzurri non concludano la stagione al terzo o al quarto posto. Per la Dea c’è l’ultimo turno di campionato contro il Torino e poi il recupero del match contro la Fiorentina (in programma il 2 giugno), la Roma sicura del sesto posto aspetta speranzosa di poter tornare a giocare nella massima competizione europea e da testa di serie.
Le parole di Scamacca
Nelle ultime ore a dare manforte ai sogni dei tifosi giallorossi ci ha pensato un romano doc come Gianluca Scamacca. Dopo la vittoria dell’Europa League, l’attaccante della nazionale ha festeggiato con i compagni negli spogliatoi e in un video lo si vede mentre dice: “Occhio che mancano ancora due partite in campionato”, prima però di un’espressione che lascia pensare che i pensieri sono decisamente lontani da quelle due partite.