Conte allenatore Napoli
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Corsi e ricorsi storici. Antonio Conte non ha alcuna intenzione di mollare. Lo Scudetto è lì, a tre punti. E anche se l'Inter a Bergamo ha dato un'impressionante dimostrazione di forza liquidando l'Atalanta ed eliminandola dalla corsa per il tricolore, e il Napoli s'è impantanato a Venezia rimediando soltanto un punticino, tutto è ancora in gioco. La vetta della classifica è a tre lunghezze, mancano nove giornate e la squadra di Inzaghi è chiamata a un notevole tour de force: doppio impegno in Coppa Italia col Milan, doppio impegno in Champions col Bayern, forse un altro turno di semifinale (e l'eventuale finale di Coppa Italia) da preparare. Insomma, qualche passo falso dei nerazzurri è da mettere in preventivo. Ma il Napoli saprà approfittarne?

Napoli, la mossa di Conte: 4-3-3 con Neres

Gli azzurri segnano poco. Troppo poco. Con 45 gol in 29 partite, sono lontani dalle valanghe di reti messe a segno dalla stessa Inter e dall'Atalanta. Verò è che la squadra partenopea ha una difesa di ferro, sin qui perforata soltanto in 23 circostanze: nei top 5 campionati europei soltanto l'Atletico Madrid ha fatto meglio con 22, ma i Colchoneros hanno giocato una partita in meno. In certe situazioni però, come a Venezia, conta soprattutto buttarla dentro in qualche modo e il Napoli sembra fare eccessiva fatica a gonfiare la rete. Serve qualche cambiamento. Probabilmente, un ritorno al passato, al 4-3-3 che è stato il modulo con cui gli azzurri hanno esaltato al meglio le caratteristiche dei propri interpreti. Per cambiare ancora una volta assetto, ovviamente, bisogna aspettare e sperare che Neres sia al top. Il brasiliano non è stato convocato per Venezia, ma dovrebbe essere arruolabile alla ripresa, contro il Milan. Sfida che potrebbe rappresentare il crocevia della stagione per il Napoli. A livello di risultati e anche di schieramento in campo.

Napoli, c'è un precedente che fa ben sperare

E a proposito di Milan, c'è un precedente che induce all'ottimismo in casa Napoli e riguarda proprio la squadra rossonera e l'appassionante duello per il tricolore della stagione 1989-90. Un duello con una milanese che ricorda molto da vicino lo sprint d quest'anno con l'Inter. Anche allora il Napoli di Maradona e Careca, a lungo in testa al campionato, fu scavalcato a poche giornate dalla fine dal Milan di Van Basten e Baresi. Sembrava finita, coi rossoneri a +2 (la vittoria valeva 2 punti) e gli azzurri che facevano fatica. E invece il Diavolo fu “spremuto” dalle sue stesse ambizioni di inseguire il Grande Slam, come lo chiamava Berlusconi. Stremato per i tanti impegni in Coppa Campioni (poi vinta in finale sul Benfica) e in Coppa Italia (sconfitta dalla Juve nel doppio confronto decisivo), il gruppo di Sacchi perse diversi punti nelle ultime giornate, consentendo il recupero agli azzurri e poi il sorpasso al penultimo turno, con la vittoria napoletana a Bologna e la sconfitta del Milan a Verona. Hai visto mai che la storia possa ripetersi, anche se stavolta a contendere il tricolore agli azzurri c'è l'altra squadra di Milano, l'Inter.

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