Napoli, Ziliani mette Conte spalle al muro: "Piagnone d'oro"
Il giornalista de Il Fatto Quotidiano attacca apertamente l'allenatore azzurro condannando i suoi sfoghi e ricordandogli il valore di quel Verona che l'ha battuto
Ci sono due modi per leggere le parole di Conte degli ultimi due giorni: il primo è schierandosi con lui e dandogli ragione per essersi trovato in una situazione imbarazzante dopo promesse evidentemente non mantenute, il secondo è quello di rimproverargli di scaricare tutto sui giocatori, prendendosi le responsabilità solo a parole. Ed è a questo secondo partito che si iscrive Paolo Zilani.
Ziliani stronca Conte
Scrive il giornalista de Il Fatto Quotidiano sui suoi canali social: "Sarà anche vero che i pasticci di mercato di De Laurentiis, col gigantesco equivoco Osimhen-Lukaku non risolto (e a quel che pare non facilmente risolvibile), abbiano messo a mal partito Antonio Conte costringendolo a lavorare su una squadra la cui fisionomia non è ancora chiara a nessuno (ma se è per questo, non è che Motta e Fonseca, solo per fare due nomi, stiano lavorando in condizioni diverse); ma è altrettanto vero che il nuovo allenatore del Napoli, il più pagato di tutta la Serie A (6,5 milioni netti; con i bonus può arrivare a mettere in tasca fino a 8 milioni), pur con tutte le attenuanti del caso ha portato ieri il Napoli, al debutto in campionato, a perdere 3-0 in casa del Verona che oltre ad avere il penultimo allenatore meno pagato della Serie A (Zanetti, 600 mila euro), è il club che dopo aver venduto tutti i suoi pezzi pregati nel gennaio scorso al fine di evitare il fallimento (Hien, Ngonge, Terracciano, Kallon, Faraoni, Hongla, Doig, Djuric e Günter) e aver dato fondo al magazzino anche nel mercato in corso (Cabal, Noslin, Henry, Folorunsho), mettendo insieme i resti di Baroni e una manciata di facce nuove e di nomi che a parte pochi addetti ai lavori nessuno aveva mai sentito nominare ha letteralmente asfaltato - e ho detto asfaltato - il Napoli di Conte. Per la cronaca: non più tardi di una settimana fa il Verona, al Bentegodi, era stato eliminato in Coppa Italia dal Cesena (1-2), che un anno fa giocava Serie C"
Per Ziliani le parole di Conte un autogol
Ziliani prosegue: "Che il debutto in campionato del Napoli nascesse sotto una cattiva stella lo si era capito nella conferenza stampa della vigilia nel corso della quale Conte aveva dato il via in grande stile alle sue geremiadi frignando e piagnucolando come nei momenti clou della sua carriera di “Piagnone d’Oro”. Ricordare ai giocatori quanto scarsi fossero stati nell’ultima stagione, che era quella alla quale occorreva fare riferimento, mentre l’anno dello scudetto era stato solo un ingannevole “tranello”, non è stata forse un’idea geniale e non ha certo galvanizzato la truppa. Detto questo, senza dimenticare che siamo solo all’inizio di un nuovo e (si spera) lungo cammino, Conte dovrebbe forse rispondere a un paio di semplici domande: per farci capire.
La prima è se Conte ritiene che la formazione del Napoli scesa in campo a Verona sia più scarsa, anzi tre volte più scarsa, come il risultato lascerebbe intendere, della formazione schierata dal Verona. Le ricordo qu