Dazn, il logo
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Un nuovo sistema per combattere la pirateria ma soprattutto per aiutare le piattaforme che trasmettono calcio e sport in generale. Si chiama Privacy Shield questa nuova piattaforma inventata per provare a mettere un freno al famigerato “pezzotto” e per aiutare Dazn e Sky, che però nella giornata di sabato si è trasformato in un clamoroso boomerang.

Il clamoroso errore di Piracy Shield

Da tempo si discute sulla possibilità di bloccare tutte le piattaforme illegali che trasmettono le partite sul web senza averne l’autorizzazione ma nella giornata di sabato quando in diretta ci sono prima Milan-Udinese e poi a seguire Juventus-Lazio, il nuovo sistema si trasforma in un clamoroso autogol. Il Piracy Shield che dovrebbe avere come scopo quello di fermare le piattaforme illegali invece finisce per bloccare Google Drive, una delle tante app di google, che viene usata quotidianamente da milioni di utenti.

Piracy Shield e Google: cosa è successo

La piattaforma antipirateria funziona in maniera particolare, la creazione della Lega Serie A e regalata ad Agcom infatti prevede che siano gli stessi broadcaster a segnalare all’Agcom i siti che trasmettono illegalmente i loro contenuti. Questa segnalazione viene inoltrata ai provider internet che bloccano quegli indirizzi, ma su questi indirizzi non c’è verifica. Quindi sabato qualcosa è andato storto e poco prima di cena a finire bloccato dal Privacy Shield è stato il dominio che serve per scaricare i file di Google Drive. Le segnalazioni tra le 19 e le 22.15 di sabato sera sono state tantissime e non è la prima volta che succede una cosa del genere. Molto spesso a finire nella rete della antipirateria ci sono dei siti che non hanno nulla a che vedere con la trasmissione illegali di contenuti ma che in qualche modo vengono intercettati solo per il traffico che stanno producendo. 

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