Sulle parole di Totti che avevano agitato Trigoria neanche una parola ma Daniele De Rossi, alla vigilia della gara col Genoa, la polemica la sposta su un altro livello. Il tecnico giallorosso parla dell'importanza dei nuovi arrivi ma si sofferma soprattutto sulla decisione d mettere fuori rosi Zalewski e sul trattamento che viene riservato a tre dei suoi giocatori.

Su Zalewski ha deciso il club

Appare un po' in imbarazzo De Rossi nel commentare la notizia di Zalewski fuori rosa: "Non penso sia una decisione definitiva, è tutto legato al suo contratto in scadenza, è una decisione presa dalla società che mi è stata comunicata qualche giorno fa. Non c'è nulla di definitivo nel calcio. Penso che qualora troveranno un accordo per rinnovare il contratto, verrà reinserito dentro. Mi fate una domanda a cui non posso rispondere, mi sono sempre preso le mie responsabilità, è un discorso che va al di sopra di me, ne devo parlare con Nicola e la società. Con un rinnovo, si tornerebbe alle origini ma fate la domanda alla persona sbagliata: a maggio, ho detto che poteva partire perché non era quello che volevo. Ultimamente, l'ho visto diverso, un giocatore pronto a prendersi la responsabilità. La decisione non è mia però, non mi devo esporre".

Dopo un passaggio su Hermoso e Hummels ("Ci danno delle possibilità in più, ci danno delle varianti, aumentano la nostra esperienza. Hanno giocato ad alti livelli, hanno giocato in Champions. Mi hanno detto che stanno bene fisicamente e si sono presentati bene fisicamente, questo fa la differenza. Ovviamente, hanno bisogno di tempo per arrivare al 100%) il tecnico giallorosso si sofferma su Dovbyk: "Pronto per giocare, giocherà, è importantissimo per noi, possiamo cercare di analizzare le nostre partite e la sua. Non dipende però da Dovbyk se non abbiamo fatto quello che dovevamo. Noi dobbiamo aiutarlo a essere meno attenzionato dai giocatori e quando si sarà sbloccato non si fermerà più".

De Rossi chiede rispetto per i suoi giocatori

Infine De Rossi parla di Konè e innesca un'altra polemica: “Koné lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche e non solo per il suo ruolo. Ha quel tipo di caratteristiche che noi cercavamo. Quel tipo di giocatore secondo me libera anche noi per giocare con giocatori ancora più offensivi a centrocampo. Però l’anno scorso abbiamo vinto tante partite anche senza di lui. Paredes, Cristante e Pellegrini spesso in questa città vengono rispettati meno di quello che dovrebbero. In quei sei mesi abbiamo fatto 2 punti di media a partita con Paredes, Cristante e Pellegrini. Sono giocatori importanti che ci danno una grande mano. Rispettiamo anche quelli che stanno qui a tirare la carretta da anni. Questi giocatori cerchiamo di farli sentire amati. La loro parte l’hanno sempre fatta come numeri e chilometri corsi”

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