Materazzi Inter
Materazzi Inter

Mai banale e mai morbido con i propri “nemici”, così come era in campo anche oggi che ha appeso gli scarpini al chiodo, Marco Materazzi, presente a Riyadh per il tanto atteso confronto di Supercoppa Italiana che vedrà la sua Inter sfidare il Milan, non si è risparmiato nel commentare il match: tra battute al veleno rivolte a Zlatan Ibrahimovic e parole di incoraggiamento per Lautaro Martinez, Matrix come al solito sa come scatenare il dibattito.

“Inter occhio alle sorprese”

Secondo Materazzi, l’Inter ha tutte le carte in regola per imporsi nel derby, anche se la storia insegna a non sottovalutare l’imprevedibilità di questo tipo di sfide. “È chiaro che l’Inter parte favorita, ma proprio per questo bisogna stare attenti: nei derby la squadra favorita rischia spesso di non vincere”, ha spiegato il campione del Mondo 2006.

Conceiçao e il paragone con Thiago Motta

Materazzi ha anche colto l’occasione per parlare di Sergio Conceiçao, suo ex compagno all’Inter e neo-tecnico del Diavolo. “Sta facendo un grande lavoro, è riuscito a entusiasmare le squadre che ha allenato e ha dimostrato di saper costruire un gruppo solido. Credo abbia qualità simili a quelle di Thiago Motta: sono due allenatori per cui tifo, ma ovviamente non contro l’Inter”.

Lautaro Martinez, leader in campo e campione in crescita

Sul fronte dei protagonisti nerazzurri, Materazzi ha voluto spronare Lautaro Martinez, che inevitabilmente deve essere uno degli uomini chiave per la finale. “In semifinale contro l'Atalanta ha avuto qualche occasione, ma forse stava conservando i gol per questa partita… mi auguro che possa fare la differenza e sollevare un altro trofeo importante. Sa di essere un campione, ma per ottenere riconoscimenti individuali deve vincere con la squadra”.

Il solito botta e risposta con Ibrahimovic

Non poteva mancare, infine, una stoccata all'ex compagno e rivale, Zlatan Ibrahimovic, attuale dirigente del Milan: “Ci siamo ritrovati a cena nello stesso locale, ma non ho alcun problema con lui”, ha esordito l’ex difensore, che tuttavia, non ha mancato di pungere: “Pero, non siamo amici… lui fa la sua strada e io la mia”.

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