Gruppo A

A dare il via a EURO 2024 è la Germania padrona di casa, che nella gara inaugurale si sbarazza facilmente della Scozia con un perentorio 5-1. Il tridente tutto estro e fantasia pensato da Nagelsmann funziona a meraviglia: Wirtz, Musiala (premiato come migliore in campo) e Havertz vanno tutti in gol. Nella ripresa, anche il subentrato Füllkrug si fa trovare pronto. Gli scozzesi, inesistenti sul piano offensivo e parecchio rivedibili anche dietro, trovano il gol della bandiera grazie a una sfortunata autorete di Rüdiger, mentre Emre Can - convocato all'ultimo al posto dell'infortunato Pavlovic - fissa il punteggio sul definitivo 5-1.

Nell'altra partita del gruppo A, la Svizzera si impone con merito per 3-1 sull'Ungheria. Sugli scudi il centrocampista del Bologna Aebischer, autore di un assist (per il vantaggio di Doah) e di un bel gol. I magiari allenati dal nostro connazionale Marco Rossi provano a riaprire la contesa al 66' con Barnabás Varga, ma Embolo in contropiede chiude definitivamente i conti nel recupero.

Gruppo B

Vince e convince anche la Spagna, benché il 3-0 maturato con la Croazia già nel primo tempo appaia forse un po' eccessivo. Morata pescato in profondità, Fabián Ruiz con un'azione pregevole e Carvajal (al debutto in un Europeo: aveva saltato sia quello del 2016 che quello del 2020 per infortunio) su cross di Lamine Yamal spianano la strada alle Furie Rosse, che nella ripresa devono soltanto limitarsi a gestire il risultato.

Qualcosa di simile è accaduto anche all'Italia contro l'Albania: dopo aver ribaltato lo svantaggio iniziale (con il gol segnato dopo 23 secondi di gioco da Bajrami diventato il più veloce nella storia degli Europei) grazie all'uno-due interista firmato Bastoni e Barella e aver sprecato qualche occasione di troppo, gli Azzurri hanno rallentato nel secondo tempo, rischiando grosso nel finale, quando Donnarumma ha dovuto salvare il risultato su Manaj, abile a sfruttare l'unica sbavatura di Calafiori.

Gruppo C

Successo di misura per l'Inghilterra, alla quale basta un inzuccata di Bellingham al 13' per portare a casa i tre punti. Dopo una partenza a razzo, la squadra di Southgate (contestato per alcune scelte, come quella di schierare Alexander-Arnold in mezzo al campo) ha progressivamente abbassato i ritmi. La Serbia, che ha perso lo juventino Kostic per infortunio (torneo già finito per lui), non ne ha però approfittato: pur guadagnando campo nella seconda frazione di gioco, non è quasi mai riuscita a rendersi pericolosa.

Poche ore prima, si era assistito al primo pareggio di EURO 2024, quello fra Danimarca e Slovenia, che hanno prevalso l'una sull'altra per un tempo a testa. Netta supremazia degli uomini di Hjulmand nei primi '45, con Eriksen che si prende la scena e diventa l'uomo-copertina: tre anni dopo il terribile incidente avvenuto negli scorsi Europei, ritrova la gioia del gol, in quella che per il trequartista all'epoca in forza all'Inter è stata una vera e propria chiusura di un cerchio. Gli sloveni, tornati agli Europei 24 anni dopo la loro prima storica partecipazione, crescono alla distanza e trovano il pari con Janža. La sfida nella sfida fra i due interessanti centravanti classe 2003 la vince lo sloveno Šeško, due volte vicino al gol con delle improvvise e violentissime botte da fuori; il danese Højlund viene invece ben contenuto dai difensori Bijol e Drkušić.

Gruppo D

L'Olanda nel finale riesce ad avere la meglio su una volenterosa Polonia, passata a sorpresa in vantaggio con Buksa, il centravanti chiamato a sostituire gli infortunati Lewandowski (in panchina) e Milik (tornato a casa). Gakpo al 29' sigla il pareggio mentre Weghorst, appena entrato in campo, trova la deviazione vincente a pochi minuti dal termine, confermando la sua efficacia nel ruolo di "cambio della disperazione".

La nazionale forse più attesa, la Francia, non stecca all'esordio, superando 1-0 l'Austria grazie anche a un pizzico di fortuna (decisivo un autogol di Wöber). Mbappé si accende a intermittenza, e si divora la rete del raddoppio dopo un'accelerazione spaventosa delle sue (per poi rompersi il naso); in un match molto intenso, brillano in mezzo al campo Rabiot e soprattutto il ritrovato Kanté.

Gruppo E

Le maggiori sorprese arrivano dal gruppo E, dove crollano in maniera del tutto inaspettata Belgio e Ucraina. De Bruyne e compagni si fanno beffare dalla Slovacchia di Calzona, ben messa in campo e attenta in difesa, pur senza mai rinunciare a ripartire. Schranz, esterno d'attacco dello Slavia Praga, è il match-winner che non ti aspetti. Tragicomica la giornata di Lukaku, che ha rivissuto l'incubo di Belgio-Croazia ai Mondiali 2022: tanti errori sottoporta e due gol annullati (il primo per un fuorigioco di pochi centimetri, il secondo per un tocco di mano di Openda).

Ancora più clamoroso il tonfo dell'Ucraina, una delle possibili rivelazioni del torneo, travolta dalla Romania, trascinata da capitan Stanciu, autore dello splendido gol iniziale. Marin dell'Empoli e Drăguș nella ripresa rendono ancora più rotondo il punteggio. Dopo la prima giornata, Romania e Slovacchia comandano il girone: chi l'avrebbe mai detto?

Gruppo F

Pronostici rispettati, invece, per Turchia e Portogallo. L'andamento delle due partite che le ha viste coinvolte, però, è stato tutt'altro che scontato. La squadra allenata da Montella, che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo 50esimo compleanno, si è resa protagonista insieme alla Georgia dell'incontro più divertente di questa prima giornata, caratterizzato da continui colpi di scena. Se nella prima mezzora sembrava di assistere a un assedio turco (con tanto di gol - peraltro di pregevole fattura - siglato dall'ex Sassuolo Mert Müldür), tutto è cambiato dopo il possibile 2-0 annullato dal VAR a Yildiz. A partire da quel momento è infatti uscita fuori la Georgia che ha prima trovato il pari con Mikautadze e poi ha rischiato di ribaltare il risultato con lo stesso attaccante del Metz. Le emozioni non sono mancate neanche nei secondi 45': il portiere del Valencia Mamardashvili ha più volte salvato il risultato, ma allo stesso tempo la Georgia ha ripetutamente sfiorato il 2-2, colpendo anche una traversa con l'ottimo Kochorashvili e un palo su punizione con Kvaratskhelia (per il resto, abbastanza deludente). Da cardiopalma l'ultimo minuto: nella stessa azione si è passati dal salvataggio sulla linea di un difensore turco al contropiede solitario di Kerem Aktürkoğlu, che indisturbato è andato a segnare il 3-1, approfittando del fatto che il portiere avversario fosse andato a colpire di testa sugli sviluppi di un corner.

Con molta fatica e senza brillare, il Portogallo ha avuto ragione della Repubblica Ceca in rimonta. Il tecnico Roberto Martínez sbaglia la formazione (cervellotica in particolare la mossa di schierare Cancelo a centrocampo), ma azzecca i cambi: Pedro Neto e Francisco Conceição, due minuti dopo il loro ingresso in campo, confezionano la rete della vittoria. Punito l'atteggiamento fin troppo rinunciatario della Repubblica Ceca, che pure si era portata avanti al primo tiro in porta (gran conclusione dalla distanza di Provod).

Alberto Farinone

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