Lo ha visto in tv sia nelle gare deludenti sia in quelle esaltanti e a Ruud Gullit il Milan è piaciuto. Per il tulipano volante della golden age rossonera questa squadra può solo crescere e può puntare molto in alto.

Per Gullit è un Milan da scudetto

Gullit parla alla Gazzetta e battezza questo Milan da scudetto: "Parlo da tifoso e dico di sì. Non è comunque giusto mettere pressione a un gruppo che nelle ultime due estati ha cambiato quasi due terzi della rosa, oltre all’allenatore che ha un modo diverso di giocare rispetto al suo predecessore. I colori rossoneri mi sono rimasti nel cuore. Il successo con l’Inter è stato meritato perché nella ripresa il Milan è venuto fuori con carattere e ha imposto il suo gioco.

La crescita di Reijnders

Dopo un elogio a Fonseca ("Il suo è un calcio ambizioso: certi risultati li raggiungi più facilmente con il gioco e lui sta puntano su quello. Ci vuole un po’ di tempo per trasmettere le sue idee alla squadra, ma la strada mi sembra quella giusta come testimoniano i tre successi di fila in campionato") Gullit ha poi parlato dei suoi connazionali: "Reijnders lo avevo visto qualche anno fa nella seconda squadra dell’Az Alkmaar e, anche se si notava la sua qualità, non ero sicuro che sarebbe diventato il giocatore che è ora. La scorsa stagione in rossonero ha avuto una crescita incredibile, sotto l’aspetto della personalità e del rendimento, e poi ha disputato un grande Europeo con l’Olanda. E’ un elemento chiave per il Milan e per la Nazionale".

La stoccata arriva invece per Zirkzee: "Avrebbe fatto meglio a dire sì al Milan invece di trasferirsi in Inghilterra al Manchester United. Conosceva la Serie A e per la sua maturazione gli sarebbero state molto utili un altro paio di stagioni in questo torneo, ma in un top club come il Milan. Adesso invece è in una società che ha tanti problemi e che non facilita la sua crescita".

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