Due giornate e una situazione già non esattamente idilliaca: un solo punto, un gioco che non si vede ancora, una condizione fisica non esattamente brillante. Ma siamo soltanto all'inizio, e ciò che è vero oggi, potrebbe non esserlo più tra poche ore. Fatto sta che il connubio Fonseca-Milan non ha visto un avvio da ricordare, e il tecnico sa bene quanto sia importante cambiare subito rotta.

Milan, contro la Lazio per ripartire subito

Domani c'è l'insidiosa trasferta in casa della Lazio, e durante la conferenza stampa di oggi il tecnico ex Roma ha tirato fuori tutti i cavalli di battaglia in situazioni simili. A cominciare dalla conferma del proprio credo tattico nonostante i problemi difensivi messi in mostra a Parma: "Questa rosa è adatta al calcio che ho in mente - ha ribadito - lo dico perché già lo abbiamo fatto. Nel pre-stagione siamo stati vicini a ciò che voglio io. Ho la stessa fiducia della prima conferenza stampa. Ho la stessa fiducia nel dire che non saranno queste due partite a far cambiare la squadra che io voglio. Tutti i calciatori sono stati aperti a giocare questo calcio. Io non ho dubbi in quello in cui credo. Ne sono convinto. Passare al 4-3-3? Non voglio discutere di questo, rispetto questa opinione".

Milan, gruppo unito

Naturalmente non si parla dei singoli: "Io non parlo mai dei giocatori individualmente - ha aggiunto Fonseca - parlo sempre di noi e della squadra. Parlo con i miei giocatori, ma privatamente, mai pubblicamente. Ovviamente ho parlato con Theo, con Rafa e gli altri giocatori". "Abbiamo la consapevolezza che non abbiamo cominciato bene - ha ammesso Fonseca -, ma c'è una cosa molto positiva: che siamo tutti d'accordo, siamo uniti.

Rabiot e Abraham alla finestra

Stesso catenaccio quando gli si prova a chiedere qualcosa del mercato: il Milan potrebbe chiudere a stretto giro per Rabiot e Abraham, due rinforzi importanti, ma il tecnico glissa:  "Finché non sarà ufficiale non parlerò di Abraham. Mi aspetto di avere i giocatori che ho a disposizione per domani". "Vogliamo cercare soluzioni ed è quello che abbiamo fatto questa settimana. Stando tutti insieme è più facile lavorare. Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, penso che abbiamo capito quello che è veramente importante migliorare, domani mi aspetto di vedere un Milan diverso. Non mi piace la depressione o cercare scuse: sono qui per cercare soluzioni".

 

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