Milan, Ordine rivela perché non è stato ingaggiato Tare come ds
La firma de Il Giornale spiega le mosse del club rossonero che da mesi è alla ricerca del dirigente che dovrà rifondare la squadra

Chi sarà il prossimo ds del Milan? A oltre due mesi dal casting iniziato dalla società per cercare di fatto l'erede della coppia Maldini-Massara che di fatto non è mai stata sostituita, si brancola ancora nel buio. Circolano sempre gli stessi nomi ma l'affare non si chiude. Come mai? Prova a spiegarlo sul Corriere dello sport Franco Ordine.
I tre candidati come ds del Milan
La firma de il Giornale scrive: "Il tempismo nella scelta del ds può risultare decisivo per preparare i piani della futura stagione. Da qualche giorno, in proposito circola una battuta sul tema («è probabile che arrivi prima la decisione del Conclave sull’elezione del prossimo Papa che il nuovo ds rossonero») che dà conto della singolare strategia adottata da Giorgio Furlani. La selezione è partita ormai da più di un mese e si è fermata prima a Paratici e poi ha preso in esame un altro paio di candidature tra cui Igli Tare, un tempo alla Lazio con Lotito, e Tony D’amico, un passato al Verona prima di trasferirsi all’Atalanta.
Ordine aggiunge: "È vero: non c’è stato nelle ultime ore nessun nuovo incontro tra Furlani e Tare. Il Milan si sa, sull’argomento, attua una politica nell’informazione tutta particolare: non comunica e basta. E questo avviene puntualmente specie in materia di calciomercato dove può avere una qualche ragionevolezza. Ma nel caso di specie ci sono altre esigenze da soddisfare".
Perchè non è stato ancora preso Tare
Infine la rivelazione: "Ultima riflessione sul tema ds. Se Tare, libero e in grado di trasferirsi… ieri a Milano, non è ancora sotto contratto dopo un paio di colloqui, la spiegazione è una e una soltanto: stanno aspettando che si liberi uno che è attualmente impegnato. E ancora: per aspettare il principe azzurro non si rischia di perdere qualche treno?".