Napoli, Conte: niente illusioni, i salti multipli non sono possibili
Il tecnico azzurro presenta la sfida di domenica nel lunch match con l'Atalanta e indica gli orobici come modello da seguire
Il primo test-crash è stato affrontato e superato e pieni voti, con la vittoria a San Siro sul Milan, ma altre trappole attendono il Napoli capolista. Due scontri ad altissimo livello uno dietro l'altro, prima l'Atalanta al Maradona e poi l'Inter a San Siro prima della sosta. Conte si traveste da pompiere alla vigilia in sala stampa.
Conte presenta la sfida con l'Atalanta
Il tecnico azzurro presenta i pericoli: “L'insidia non viene dal fatto di aver battuto il Milan ma dal dover affrontare una squadra forte, che ha vinto l'Europa League, che gioca in Champions, ho grande stima di Gasperini che è stato anche io mio allenatore quando da infortunato mi allenavo con la sua Primavera alla Juve. Certo anche per loro questa gara è un'insidia, chi come noi non gioca le coppe può essere avvantaggiato ma ha una rosa non completa come quella di chi gioca in Europa”.
Conte continua: “Non so se può essere definita una sfida scudetto ma tra due squadre che ambiscono a giocarla l'anno prossimo. Loro sono una realtà consolidata, cresciuta in convinzione anno dopo anno, per noi possono essere un esempio perché hanno messo mattoni su mattoni, anche vedendo andar via giocatori importanti come è successo al Napoli”
Conte elogia Gilmour
Lobotka mancherà ancora: “Sarà pronto per la prossima partita, non era un problemino come qualcuno diceva, ci vorrà pazienza. Gilmour sta facendo bene, avevo zero dubbi. Era un mio cruccio avere chi meritava di giocare poi guardavi le prestazioni eccezionali di Lobo…Gilmour è giovane e potrà fare grandi cose per il Napoli. Sono contento di avere un gruppo disponibile a crescere e lavorare e questo ha accelerato il discorso. In costruzione però devi affrontare un percorso non si possono fare salti multipli. Mi auguro di sbagliare, ci saranno momenti meno positivi di quello attuale ma non dovremo scoraggiarci".
In attacco stanno crescendo Kvara e Lukaku, la difesa prende pochi gol: “Alla presentazione dissi che dei 48 gol subiti la colpa era della fase difensiva e non dei difensori e se oggi prendiamo pochi gol il merito è della fase difensiva e non dei singoli, la stessa cosa vale per l'attacco: tutti dobbiamo essere coinvolti. Non mi è mai piaciuto dare meriti ai reparti o ai singoli. Chiarisco che è sempre il Napoli vince o il Napoli perde, non c'entra dire Conte vince o Conte perde”.
Conte e la sua natura religiosa
Gli chiedono se vincere lo scudetto quest'anno sarebbe un miracolo e Conte risponde così: “Sono credente e i miracoli li fa uno solo, io prego sempre, anche per la squadra, nelle mie preghiere c'è sempre la preghiera per i miei calciatori perché possano star bene. Io voglio costruire qualcosa di importante e che duri nel tempo. Non deve mai mancare il nostro apporto, lavorare tanto e mettersi a disposizione di tutti che in campionato può dare punti in più, non siamo nelle condizioni di poter sbagliare niente”.
L'entusiasmo della gente non lo spaventa: “Non smorzerò mai gli entusiasmi ma ricordo solo che abbiamo iniziato un percorso, i tifosi meritano sempre grandi gioie”. Poi un elogio a Politano che si sta sdoppiando nelle due fasi: "E' stato lui a darmi questa idea, dicendosi disponibile ad abbassarsi