Luciano Spalletti a bordo campo
Luciano Spalletti, ct dell'Italia

"All'inizio c'era da cambiare qualcosa, adesso la parola d'ordine è dare continuità. I nostri campioni hanno capito che far bene in queste giornate azzurre fa bene anche per il loro futuro nella loro squadra". Lo ha detto il ct della Nazionale di calcio, Luciano Spalletti, oggi a Firenze, al centro tecnico federale di Coverciano, dove gli azzurri hanno iniziato il raduno in vista dei prossimi due impegni di Nations League, giovedì 10 ottobre a Roma contro il Belgio e lunedì 14 ottobre a Udine contro Israele.

Infortuni, Spalletti non cerca alibi

A proposito dei tanti infortuni che hanno colpito i giocatori in questa prima parte di stagione, e che hanno coinvolto anche alcuni azzurri, tra cui Moise Kean, che oggi ha lasciato il ritiro (al suo posto convocato Lucca), il ct ha aggiunto: "Molti infortuni dipendono dalla testa dei calciatori, dalla pressione, non dalla fatica muscolare. Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare chi c'è dietro, far giocare i giovani. Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve, ci sono squadre che hanno 25 giocatori all'altezza. Non bisogna creare alibi. Inter, Milan e Juventus hanno a disposizione rose per giocare più partite. Poi alcune prestazioni dipendono dalla fisicità o meno di certi calciatori".

Maldini, Pisilli e Retegui

"Daniel Maldini è un calciatore con tante qualità, ha la giocata bella e incantevole, e poi ha la fisicità per reggere il contrasto, ha corsa, sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria, e qualche volta si assenta dal gioco, ma io gli ho visto una crescita importante. Vediamo come andrà in questa settimana. Pisilli è un bel centrocampista, sa fare tutte e due le fasi. Ha frequenza ed energia, sa fare un po' tutto, e credo che meritasse di venire in gruppo, Ora voglio portare solo questi 23 calciatori, non voglio portarne due in più che fanno sentire a 5 o 6 calciatori che possono restare fuori". Lo ha poi aggiunto Spalletti  parlando dei debuttanti Daniel Mladini e Niccolò Pisilli. Un passaggio anche su Retegui: "Sono contento quando vedo i calciatori crescere e fare bene nei loro club. Retegui ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile. Quando fanno gol i giocatori arrivano con maggiore entusiasmo".

Rigori e stadi, le parole di Spalletti 

Il ct della Nazionale è stato poi interrogato sui tanti rigori concessi di recente in Serie A. "Rigorini? Ho visto la partita fra Fiorentina e Milan vicino a Gianluca Rocchi, lui è stato impegnato tutto il tempo nel suo lavoro, che fa bene. A me riesce difficile entrare nel lavoro degli altri. Ma per me vedere dare continuità al gioco è la cosa migliore, accettare qualche contrasto. Sarei curioso di fare l'arbitro perchè io lascerei giocare molto". Infine sugli stadi italiani: "Lo stadio dell'Atalanta rappresenta al meglio il nostro Paese, è bello che ci si giochi la Champions League. Vedere le partite in certi stadi invece mette tristezza. Bisogna mettersi al passo con i tempi e rifare gli stadi".
 

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