Inter, la rivincita di Sommer e lo spoiler sule irregolarità di Inzaghi
Il portiere svizzero ha detto basta alla nazionale per potersi concentrare solo sui nerazzurri e ritiene che questa sia la sua miglior stagione di sempre

Rientrato dall'infortunio si è ripreso subito il posto: per Yan Sommer una bella rivincita quando già si parlava di promozione definitiva per Martinez e mentre le voci su Donnarumma continuavano a riempire le pagine di mercato interista. Il portiere elvetico si confessa a Blick e parla di tutto.
La gioia di giocare all'Inter
Sommer rivela di divertirsi molto: "Non mi annoio mai perché sono molto coinvolto nel gioco. Sono sempre in allerta perché tocco spesso il pallone con i piedi. Per fare questo bisogna restare concentrati mentalmente, è impegnativo. I record in Champions? Sinceramente non do troppo peso alle statistiche, ma sicuramente sono numeri importanti e gratificanti. Questo significa che la squadra sta facendo un ottimo lavoro difensivo, anche se quest'anno non siamo stati perfetti come la scorsa stagione".
Sommer si riscopre più forte a 36 anni
La carta di identità dice che ha 36 anni ma per Sommer è un dettaglio: "Penso che questa sia la versione migliore di Sommer di sempre, a 36 anni . Ho accumulato esperienza e beneficiato di anni di lavoro sia sul fisico che sulla mente. Ho avuto grandi periodi di forma anche in passato, ma non giocavo in squadre che lottavano per i titoli".
Poi una rivelazione su Inzaghi: "Durante le partite è incredibile perché vive tutto con intensità e quasi vorrebbe scendere in campo. Dubito che sia mai rimasto nella sua area tecnica. In allenamento, invece, è molto tranquillo e preciso".
La decisione di lasciare la Svizzera
Infine il portiere spiega il suo no alla Nazionale: "Sono molto contento della mia decisione e della mia situazione attuale. Naturalmente, queste voci mi rendono anche felice perché dimostrano che ho fatto un buon lavoro negli ultimi dieci anni. Se qualcuno annuncia il suo ritiro e continua a giocare ai massimi livelli, è chiaro che rimarrà una questione. Pensi tra te e te: 'Sommer potrebbe ancora dire la sua in Nazionale'. Potrei farlo, ma nonostante ciò, farmi da parte è stata ed è la cosa giusta da fare. L'energia che ho ora per l'Inter, prima dovevo sempre dividerla con la Svizzera. Ora vedo quanto siano preziosi questi giorni di riposo per prendermi una pausa, avere tempo per la famiglia e assolvere al mio ruolo di padre e marito".