Thiago Motta, allenatore della Juventus
Thiago Motta

La convincente vittoria per 2-0 contro il Verona sembra aver riacceso definitivamente le speranze Scudetto della Juventus, portando la squadra di Thiago Motta a soli 6 punti dall'Inter capolista. Una situazione che, ha portato anche il giornalista e presentatore, Massimo Giletti, grande tifoso juventino, ad ammettere ad AdnKronos di crederci davvero. Sui social, intanto, Paolo Ziliani infiamma il dibattito gridando allo scandalo per il gol del possibile vantaggio annullato a Suslov.

Juve, Giletti crede allo Scudetto

“Nel calcio nulla è scontato, nulla è scritto. La Juventus deve sempre puntare alla vittoria, ma deve ritrovare il suo spirito competitivo”, ha sottolineato Giletti, ricordando come nella storia bianconera i titoli siano stati “vinti e persi anche all’ultima giornata” e come anche le avversarie dovranno affrontare sfide impegnative da qui alla fine della stagione.

Giletti non perdona Thiago Motta

Il giornalista ha poi analizzato la gestione di Thiago Motta, criticandone la tempistica nelle dichiarazioni post-eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Empoli: “Credo che il mea culpa di Motta è arrivato troppo tardi. Se fosse stato fatto prima, forse oggi racconteremmo una Juventus diversa. Non si possono sempre difendere i giocatori, l’allenatore è il comandante della nave e nelle tempeste si vedono i veri uomini”, ha affermato Giletti. 

Il parallelismo con Conte

Giletti ha avuto poi modo di tracciare un parallelo tra Motta e Antonio Conte, allenatore del Napoli, che dopo la sconfitta contro l’Hellas Verona ha usato parole forti per scuotere la squadra. “Ho visto momenti in cui la Juve era inguardabile. Spero che lo sfogo di Motta abbia smosso qualcosa nei giocatori, ma resta una squadra immatura, con troppi giovani che faticano a garantire continuità di rendimento. Per avere successo nel calcio occorre avere costanza. La Juventus deve ritrovare quella capacità di imporsi in ogni partita per ambire ai massimi traguardi”, ha concluso il giornalista di fede bianconera.

Il caso Suslov, l'accusa di Ziliani

Intanto, sui social, il giornalista Paolo Ziliani grida al complotto dopo il gol annullato a Suslov: “Quindi secondo il VAR l’intervento di Di Gregorio che devìa il cross da destra e allontana il pallone per non farlo raccogliere dall’attaccante del Verona è una giocata casuale, non volontaria, e il successivo gol di Suslov va annullato per questo. Non è una giocata: come se il portiere giocasse con i piedi. Come già più volte detto: tutta la nostra vicinanza (oltre che al Verona) alla Lazio. Il quarto posto è assegnato: guai a chi si fa strane idee”, scrive, scatenando letteralmente i tifosi bianconeri e non, non tutti propriamente allineati al suo pensiero.

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