Roma, El Shaarawy allo scoperto su rinnovo De Rossi e i tanti rimpianti
L'attaccante giallorosso parla della prossima gara dell'Italia contro la Svizzera con un commento sulla situazione del suo club
Chiede spazio a Spalletti, aspetta la grande occasione consapevole che - a 31 anni - ne ha perse diverse di chances per strada ma Stephan El Shaarawy si dice sereno e convinto anche delle possibilità dell'Italia di andare fino in fondo. L'attaccante della Roma parla dal ritiro azzurro in vista della sfida di sabato alla Svizzera ma fa anche un passaggio sul rinnovo di De Rossi.
El Shaarawy contento del rinnovo di De Rossi
L'italo-egiziano dice su De Rossi: "Sono molto contento di questo, è un allenatore con cui ci siamo trovati subito bene. Lo conoscevamo, non come allenatore dove si è dimostrato molto capace, soprattutto nei comportamenti con i calciatori. Noi la stiamo vivendo bene, siamo veramente un bel gruppo che si diverte, sa stare insieme".
Poi si torna al momento dell'Italia: "Il finale di Lipsia ci ha regalato una grande emozione, un gol al 97' ti dà grande gioia. Poi è stato il gol della qualificazione, per cui eravamo contenti. Ci ha dato consapevolezza che questa squadra non molla mai, fare gol nel recupero può essere anche una qualità e noi siamo stati bravi a farlo. Non è stata una partita eccezionale dal punto di vista della qualità, però c'è stato grande impegno da parte di tutti ed è stata una qualificazione secondo me meritata"
El Shaarawy fiducioso sull'Italia
L'attaccante è ottimista: "Ci sono aspettative e pressioni perché siamo forti e possiamo arrivare in fondo, siamo i campioni in carica. Siamo giocatori ma soprattutto grandi uomini che sanno soffrire insieme. Possiamo fare bene, l'abbiamo dimostrato nella prima partita, nelle altre due potevamo fare meglio, ma possiamo dire la nostra con l'ambizione di essere protagonisti. Penso che ci sia grande aspettativa, pressione, perché siamo una squadra forte. Può arrivare fino in fondo, l'Italia è campione in carica e ci sono grandi pressioni come è giusto che sia. Abbiamo grandi responsabilità, ma questa squadra è fatta di grandi uomini che sanno fare gruppo e gioire e soffrire insieme. Siamo una nazionale di grande qualità che può fare bene, l'abbiamo dimostrato nella prima partita, nelle altre due potevamo fare meglio per qualità e coraggio, però penso che è una squadra che può dire la sua. Dobbiamo avere l'ambizioni di essere protagonisti"
Qualcosa però non ha funzionato del tutto: "Abbiamo avuto secondo me poco l'ambizione di giocare quando dovevamo farlo, anziché lanciare o buttare via il pallone. Ma penso che questa sia una squadra di qualità. Magari siamo mancati nella testa e nel coraggio di andare a far male, ma facciamo quello che ci chiede il mister che è un calcio offensivo e propositivo. Dobbiamo migliorare, visto che nelle ultime due non si è visto".
El Shaarawy pronto a scendere in campo
"Quello che ci chiede il mister è cercare di fraseggiare molto, per poi andare sugli esterni. Cosa che ci è mancata contro la Croazia, dove gli esterni erano sempre liberi e con un passaggio in meno potevamo ricercarli subito. Ma abbiamo sempre cercato di fare quello che ci ha chiesto il mister. Io sono sempre pronto per fare un po' tutto, negli allenamenti il mister mi ha provato esterno alto a sinistra e a destra, quarto di centrocampo, quinto. Mi sono adattato alle sue esigenze, come fatto in passato con la Roma, ma so che anche giocando poco i giocatori possono risultare decisivi. Come lo è stato nell'ultima partita Zaccagni. Con la coscienza mi sento a posto perché sto lavorando per farmi trovare a disposizione".
La Svizzera dice di non temere gli azzurri: "Secondo me nessuna squadra è contenta di giocare contro l'Italia, perché si è visto che ha una storia calcistica, è campione in carica e non è mai semplice giocare contro di noi. Si è visto contro la Croazia, è una squadra che non molla e che cerca di far gol e imporsi sempre col proprio gioco. Abbiamo cercato di farlo anche contro la Spagna, consapevoli di poter trovare delle difficoltà, poi loro sono stati più bravi, ma la nostra ambizione deve essere quella: giocare a viso aperto contro tutte le nazionali. Faremo lo stesso anche contro la Svizzera, il nostro obiettivo è arrivare fino in fondo"
Infine un'ammissione sulla sua carriera in azzurro: "Si punta sempre al massimo, ho qualche rimpianto, potevo fare qualcosa in più ma ho sempre cercato di dare tutto, essere qui oggi è un privilegio, lo volevo e ci sono riuscito anche se non sto giocando".