Non il solito Vlahovic: meno occasioni, meno tiri, meno gol per il centravanti della Juventus rispetto alla passata 
stagione. Motta cerca la cura per riportare l’attaccante serbo al gol e lo difende dalle critiche, nonostante la 
sostituzione alla fine del primo tempo contro il Napoli. Vlahovic parla del suo ex allenatore Massimiliano Allegri 
durante l’intervista per DAZN: “lo stile di gioco di Motta è più adatto a me”.

I numeri di Vlahovic

Nella macchina perfetta che Thiago Motta sta cercando di costruire nella sua avventura alla Juventus è facile 
identificare quale sia l’aspetto in cui c’è ancora molto da migliorare: la fase realizzativa. I gol e i risultati della vecchia 
signora dipendono soprattutto dalla pericolosità dell’attacco, e in maniera particolare, di Dusan Vlahovic. Inizio da 
record (in negativo) per il ventiquattrenne di Belgrado: soltanto 2 gol in 6 partite per Vlahovic tra campionato e coppa 
in questo avvio, circa la metà rispetto alle 4 reti messe a segno nelle prime 5 gare della stagione 23/24. Preoccupa 
soprattutto la scarsa pericolosità in area, infati Vlahovic calcia meno rispetto alla passata stagione: 4,21 tiri in media 
a partita nel 2023-24 contro i 3,5 di quest’anno. Sono in calo anche i tiri verso lo specchio della porta (media di 1,52 a 
partita nel 2023-24, solo 1,29 in queste prime 6 parƟte). Dati che possono e devono migliorare, per il bene di 
Vlahovic e di tutta la squadra bianconera.

La soluzione di Motta

Come risvegliare il “killer instinct” del proprio centravanti? L’idea di Thiago Motta sarebbe quella di far avvicinare in 
maniera più assidua Theun Koopmeiners e Kenan Yildiz a Dusan Vlahovic, in modo da distogliere l’attenzione dei 
difensori avversari dal centravanti serbo. Nelle prime partite di Motta sulla panchina della Juve, Vlahovic si è spesso 
trovato ad essere l’unico giocatore bianconero in area avversaria e questo lo ha costretto a fare gli straordinari: 
tenere testa agli avversari e cercare di smarcarsi per ricevere palla. Aumentare le incursioni in area di Koopmeiners e 
Yildiz potrebbe essere la chiave giusta per far concentrare Vlahovic esclusivamente sull’obbiettivo del gol. 
Dopo lo 0-0 contro il Napoli e dopo la “rumorosa” sostituzione di Vlahovic dopo soli 45 minuti, Thiago Motta parla 
così nel post-partita: " Ha fatto un buon primo tempo, nel minutaggio che è stato in campo ha aiutato la squadra, 
cercando di attaccare la profondità”. Le parole del mister mostrano fiducia nei confronto di tutta la squadra e 
nell’attaccante serbo, che viene elogiato soprattutto per il lavoro di sacrificio: “La strada è giusta: il cambio ritmo, 
l'attacco della profondità, i tiri da fuori quando abbiamo di fronte difensori che difendono bene”; Motta è fiducioso: 
“serve continuare così".

Le parole del bomber

Protagonista della prima puntata di “My skills”, Vlahovic parla così ai microfoni di DAZN: "Mi sto trovando bene, 
riesco a esprimermi meglio, questo stile di gioco è più adatto a me. Con mister Allegri, comunque, mi sono sempre 
messo a disposizione e ho sempre fatto con piacere tutto quello che mi ha chiesto”. Nonostante la stima nei confronti
del suo ex allenatore Max Allegri, Vlahovic non ha nascosto la propria preferenza per il gioco di Motta. Alla domanda 
“cosa ti dice di più Thiago Motta?” Vlahovic risponde: “da subito mi ha parlato di disciplina: fare quelle cose che 
sembrano semplici, ma in realtà non lo sono. Andare a letto sempre alla stessa ora, riposare bene, dormire bene e 
seguire la giusta alimentazione". Le parole dell’attaccante serbo mostrano un feeling particolare con il nuovo tecnico, 
rapporto che si spera possa tradursi in buone prestazioni. “La Juventus per me è tantissime cose: orgoglio, mentalità 
vincente, una famiglia” - e continua - “qua tutto è diverso, la responsabilità di questa maglia è grandissima"; queste 
le parole con cui Vlahovic ha mostrato il suo legame con la maglia bianconera. 

Fabio Aprile

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