Michael Phelps, la storia dello squalo di Baltimora
Michael Phelps ha scritto pagine di storia nel mondo dello sport compiendo imprese che hanno appassionato milioni di persone in tutto il mondo, come coloro che seguono con fervore le scommesse sportive e amano i colpi di scena, l’azione e la sana competizione. Le sue gesta in vasca hanno spinto tutti gli spettatori a credere nell'impossibile, battendo record che sembravano intoccabili, tra cui quello dell'antico atleta greco Leonida di Rodi, rimasto imbattuto per oltre 2000 anni.
Nato il 30 giugno 1985 a Baltimora, Phelps ha dovuto affrontare sfide fin da bambino, compreso un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Nonostante questo, ha trovato nel nuoto una via di fuga e, con il supporto della madre Debbie e delle sue sorelle, ha iniziato a frequentare le piscine all'età di sette anni. In poco tempo, il giovane Michael ha dimostrato un talento straordinario e, sotto la guida dell'allenatore Bob Bowman, è riuscito a diventare il nuotatore più giovane della storia a partecipare ai Giochi Olimpici del 2000, a Sydney, all'età di soli 15 anni.
La carriera di Phelps è stata un crescendo di successi. Nel 2001, appena sedicenne, stabilisce il suo primo record mondiale nei 200 metri farfalla, un’impresa che ha segnato l'inizio della sua ascesa vertiginosa. Ai Mondiali di Fukuoka, conquista la sua prima medaglia d'oro, e da lì in poi le vittorie si susseguono: Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012 e infine Rio 2016, l’ultimo capitolo della sua leggendaria carriera olimpica.
Phelps ha totalizzato 28 medaglie olimpiche, di cui 23 ori, un record che lo rende l’atleta più decorato nella storia delle Olimpiadi moderne. A Pechino 2008, ha realizzato una delle imprese più straordinarie della storia dello sport, conquistando otto medaglie d’oro in un’unica edizione, superando il precedente record di sette ori detenuto dal nuotatore americano Mark Spitz. Questi numeri lo consacrano non solo come il miglior nuotatore di tutti i tempi, ma anche come uno degli atleti più grandi della storia dello sport.
Nonostante i suoi straordinari successi, la carriera di Phelps non è stata priva di difficoltà personali. Dopo le Olimpiadi di Pechino, Phelps è caduto in depressione e ha affrontato scandali legati all'abuso di sostanze o alla guida in stato di ebrezza. Questi e altri momenti di difficoltà hanno messo a dura prova la sua carriera e la sua vita personale. Tuttavia, Phelps ha sempre trovato la forza di rialzarsi e di tornare in vasca più determinato di prima.
Nel 2014, dopo un primo ritiro, è tornato a competere, con un occhio alle Olimpiadi di Rio 2016, dove avrebbe concluso in bellezza la sua carriera con altri cinque ori e un argento. In quella occasione, ha dimostrato ancora una volta di essere lo Squalo di Baltimora, vincendo medaglie in competizioni sia individuali che di squadra, dimostrando una longevità atletica fuori dal comune.
Oggi, Phelps si dedica alla sua famiglia e alla Michael Phelps Foundation, un’organizzazione che promuove stili di vita sani attraverso lo sport. Il suo contributo al nuoto e allo sport in generale rimane ineguagliabile, e la sua storia continua a ispirare milioni di atleti e appassionati in tutto il mondo.