Enzo Bucchioni
Enzo Bucchioni

Si è chiusa ieri la prima giornata di serie A e se i pareggi di Milan e Inter sono stati una mezza sorpresa sicuramente il crollo del Napoli a Verona è da considerarsi il risultato più inatteso. Analizza la partita Enzo Bucchioni, intervenuto a Radio Crc.

Bucchioni analizza la disfatta azzurra

La firma de La Nazione dice: «Era impronosticabile il risultato di Verona-Napoli, ma perché è successo? Io mi sono fatto un’idea. Pare che questa squadra non abbia voglia di recepire quello che dice l’allenatore. Ma non perché gli vogliano andare contro, ma perché hanno perso il senso di appartenenza, l’umiltà, la voglia di sacrificio. Questo gruppo non ha più la volontà, consciamente e inconsciamente, di calarsi in una realtà nuova che chiede un impegno di questo tipo. Faccio fatica a capire come uscirne fuori, perché qui non è un problema tattico, ma strutturale. Secondo me lo spogliatoio andava rinnovato molto di più rispetto a quanto è stato fatto".

Bucchioni cita Totò nel parlare del Napoli

Bucchioni prosegue: "Il calcio di Conte chiede aggressività, voi l’avete vista? No, perché l’aggressività parte dalla testa e poi va nelle gambe. Se nella testa non hai la voglia di ritornare alle prestazioni dell’anno dello scudetto, è un problema. Conte chiede impegno e dedizione: tutte cose che non ho visto in questa squadra. Complessivamente, se devo fare un’analisi, vedo una NON squadra. Le parole di Conte in conferenza stampa pre partita sono di stimolo. Io non credo che abbia “ammazzato il gruppo” con quelle parole, era un segnale di allarme. Come diceva Totò, ma siamo uomini o caporali? Se un capo mi avesse detto “hai scritto un pezzo che fa schifo”, mi avrebbe spinto a fare di meglio. Sono parole che avrebbero dovuto portare ad una reazione. L’orgoglio e la dignità vanno tirati fuori in campo: questo ha chiesto Conte al gruppo. Siete uomini o caporali?».

Chiariello non si sbilancia su Neres

A Radio Crc ha parlato anche Umberto Chiariello che non si è sbilanciato sul neo-acquisto azzurro Neres: "L’anno scorso abbiamo preso Lindstrom, che in Bundesliga aveva fatto bene, segnando anche diversi gol. Ogni volta che l’ho visto giocare, ho visto un signor giocatore: quando il Napoli lo prese, ho gridato al grande acquisto. Ma è stato un flop. Ora il Napoli prende David Neres. Chi ha seguito la Champions di pochi anni fa, quando lui giocava con Ten Hag all’Ajax, ricorderà il suo talento. Se abbiamo nella memoria quel David Neres, dobbiamo pensare che il Napoli ha fatto un acquisto straordinario. È quel calciatore che manca al Napoli dai tempi di Lavezzi: capace di saltare l’uomo e di inventare, la cui specialità sono gli assist. Ha estro brasiliano, tecnica, capacità di fare gioco. Ma sarà capace di inserirsi e far bene? Dopo quello che è successo con Lindstrom è un punto interrogativo" 

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