Aurelio De Laurentiis a Castel di Sangro
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

Piove sul bagnato in casa Napoli. La Procura di Roma, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per il numero uno del club Aurelio De Laurentiis, il quale è stato convocato per l'ipotetico reato di falso in bilancio in relazione al triennio dal 2019 al 2021. E il rischio di un imminente processo alla società calcistica non è così da escludere.

Gli affari nel mirino

Tra i diversi affari fatti dal presidente Aurelio De Laurentiis, due sono finiti sotto la lente di ingrandimento. Il primo è relativo all'ingaggio di Kostas Manolas (estate 2019); mentre la seconda è legata a Victor Osimhen nel 2020 dal Lille. La società partenopea, infatti, secondo la Procura gonfiò il prezzo di cartellino di quattro giovani calciatori (Karnezis, Luigi Liguori, Manzi e Ciro Palmieri) con il fine di far abbassare la cifra richiesta dal club francese per liberare il nigeriano.  Una mossa che non è passata inosservata, tanto che la Procura di Roma è pronta, nuovamente, a riaprire il fascicolo. 

Cosa rischia il club?

Il Napoli, al momento, non rischia nulla. Ma se le indagini dovessero essere certificate e sfociare in una conclusione, ecco che si riaprirebbe un caso analogo a quello della Juventus di due anni fa. Non è da escludere quindi una penalizzazione a campionato in corso (ai bianconeri ne furono dati addirittura dieci) con la squadra di Antonio Conte che potrebbe perdere diverse posizioni in classifica e dire addio al sogno Scudetto. 

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