Gasperini tecnico dell'Atalanta
Gian Piero Gasperini

Negli ultimi giorni il nome di Gian Piero Gasperini è stato tirato in ballo per il futuro della guida tecnica della Roma. L'attuale allenatore dell'Atalanta lascerà gli orobici a fine stagione, negando la possibilità di rinnovare il suo lungo ciclo a Bergamo.

Gasperini nel futuro della Roma?

Nel frattempo, nella sponda giallorossa a giugno si chiuderà l'interim di Claudio Ranieri, terminando così il suo compito di traghettatore ed entrando nella squadra dirigenziale del club. C'è da dire che la prossima stagione vedrà quasi certamente una serie di cambiamenti di spessore nei club di prima fascia, con le panchine di Juventus, Milan, probabilmente Inter e, chissà, anche Napoli, che potrebbero cambiare proprietario.

Fabregas e anche Conte: gli altri nomi per la Roma

Per Gasperini quindi si aprirebbero diverse opportunità potenziali, ma restando in casa Roma nelle ultime ore ha preso quota un altro nome, quello di Cesc Fabregas

Alcuni addetti ai lavori indicano l'attuale tecnico del Como come opzione più fattibile per il club dei Friedkin (nonostante l'ex Barcellona e Arsenal abbia smentito la possibilità di allenare nella capitale), come il giornalista Daniele Garbo che nella trasmissione Maracanà, sulle frequenze di Tuttomercatoweb Radio, ha dichiarato: “Io non credo che Gasperini non sia giusto per una piazza come Roma. Fabregas sarebbe meglio di Gasperini, che come carattere farebbe fatica a entrare in sintonia con la piazza”.

Ma il calciomercato, anche quello degli allenatori, non è una scienza esatta ed ecco che nelle ultime ore è spuntata un'altra ipotesi, forse un ballon d'essai, sicuramente suggestivo. Il Messaggero infatti sostiene che Antonio Conte rientri tra i nomi che sta attenzionando attualmente la Roma, in concorrenza però con la Juve (che al tempo stesso guarda anche a Gasperini).

L'agente di Bove: “Quello che è successo mi ha fatto capire una cosa”

Restando nell'argomento giallorosso, ma parlando di ex giocatori, oggi ha parlato a MowMag Diego Tavano, l'agente di Edoardo Bove. Nell'intervista il procuratore ha parlato del rapporto che lo lega con il giocatore della Fiorentina, al momento costretto a stare fermo per il problema cardiaco che ha affrontato qualche mese fa, e in attesa di capire se e come potrà tornare al calcio giocato.

"Dopo quello che è successo a Edo ho capito ancora meglio che i miei atleti sono parte di me - ha spiegato Tavano -. Quel giorno, quando è caduto, anche io sono caduto con lui e voglio risollevarmi insieme a lui, vorrei che la mia energia per lui fosse importante a prescindere da quello che ci riserverà il futuro. Glielo devo per la fiducia che mi ha dato e per il sentimento che mi ha dedicato, lui è davvero speciale. Ed è raro, ma quando incontri un essere umano così devi farne tesoro a tutti i costi. Mi ha reso migliore, facendomi capire che la ricchezza non è il denaro“.

“La cessione alla Fiorentina? Eravamo spalle al muro”

Ma l'agente è tornato anche sulla cessione alla Fiorentina nell'estate scorsa, rispondendo alla domanda se in quell'operazione c'entrasse la dirigenza e in particolare qualche attrito con la manager Lina Souloukou, oggi amministratrice delegata del Nottingham Forest:

“Il 30 agosto è stato un giorno che né io né Edoardo dimenticheremo mai. Ci siamo trovati con le spalle al muro di fronte alla possibilità di trasferirsi al Nottingham Forest, con un eventuale prestito all’Olympiacos, visto che il proprietario è lo stesso. Non era un’opzione che ci convinceva, mentre la Fiorentina era la destinazione giusta, tanto che da settimane ero in contatto con il direttore generale Pradè. Abbiamo spinto in quella direzione, e si sono create delle frizioni: non capivamo perché Edoardo dovesse essere ceduto a una cifra così bassa. Lui considera Roma casa sua e ama i suoi tifosi, ma quando ha capito l’intenzione del club, ha scelto con determinazione la Fiorentina. E col senno di poi, abbiamo avuto ragione”.

 

 

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