Juventus, Veltroni racconta Thiago Motta: lo conosco bene, vi spiego che persona è
L'ex segretario del Pd ha fatto scrivere la prefazione del suo libro "Numero 10" al nuovo allenatore bianconero per il quale ha una grande stima
Da quando ha chiuso con la politica attiva Walter Veltroni si è tuffato nel giornalismo e nella scrittura di libri, sue antiche passioni assieme alla tv, non foss'altro per questioni di Dna (è figlio di Vittorio Veltroni, radiocronista EIAR e poi dirigente della RAI, che morì all'età di soli 37 anni quando Walter aveva un anno). L'ex segretario del Pd ha scritto di recente "Numeri 10", dedicato ai grandi geni del calcio e ha chiesto la prefazione a Thiago Motta.
Veltroni racconta Thiago Motta
Intervistato da Tv Play Veltroni spiega: “Ho chiesto la prefazione del libro “Numeri 10″ a Thiago Motta quando era ancora del Bologna. Non sapevo che sarebbe diventato allenatore della Juventus, ma lo speravo. Lo conosco da molto tempo, mi piace come allenatore, ma anche come persona: è tosto, risoluto, ispirato. Sembra avere qualcosa dentro che lo spinge a fare quello che fa. E dove è andato ha fatto bene. Il salto alla Juventus è rilevante. E per come si sta muovendo sul mercato, mi sembra che la società abbia le idee chiare. Ho intervistato tanti numeri 10 per il Corriere della Sera: c’è Totti, Baggio, Capello Zola, anche Thiago Motta era un dieci, e quindi era giusto che lui abbia scritto prefazione”.
Veltroni continua: “Ho sempre paura quando gli allenatori dicono “il mio calcio”, perché il calcio è di tutti. E in Thiago Motta non c’è né quest’ambizione, né questa presunzione. Baggio è il mio numero 10 preferito, lo dico da Juventino anche se potrei dire Platini, o Totti, Rivera…Ma Baggio era poesia pura. E’ mio amico, siamo andati insieme in Giappone una volta, perché ricevette un premio a Hiroshima. In Giappone lo fermava la gente come se fosse un calciatore giapponese. Dentro aveva malinconia, dolore, che derivava dalla vita vissuta. Quando si fece male la prima volta gli diedero 72 punti, lui chiese alla madre disse di ammazzarlo se davvero lo volesse bene. Mi ha raccontato che quando giocava al Brescia, per scendere dall’auto, si aggrappava allo stipite dell’auto. Eppure è sempre stato Roberto Baggio”.
Veltroni soddisfatto della campagna acquisti della Juve
Da tifoso della Juve Veltroni si dice soddisfatto delle prime mosse: “Sono contento dell’acquisto di Douglas Luiz, se prendiamo Kheprhen Thuram è acquisto importante. Abbiamo un problema a centrocampo, una squadra brava ha un buon centrocampo. Siamo passati dall’avere Vidal, Pirlo, Marchisio e Pogba a un reparto impresentabile da diversi anni. Il fatto di concentrare gli sforzi, se veramente prenderemo anche Koopmeiners, sarà centrocampo stellare. Su Yildiz possiamo sperare che diventi un 10, ma forse potrebbe diventare più un nove e mezzo”.