Andrea Kimi Antonelli (profilo Facebook ufficiale)
Andrea Kimi Antonelli (profilo Facebook ufficiale)

A soli 18 anni (compiuti lo scorso agosto), Andrea Kimi Antonelli riporta l'Italia sulla griglia del Mondiale di F1 dopo qualche anno. E non su una monoposto qualunque ma sulla Mercedes. Peraltro quella lasciata libera da Hamilton passato alla Ferrari. Ma guai a fare paragoni. 

La scommessa di Toto Wolff dopo solo un anno di esperienza in F2 non è priva di rischi per la squadra che sta cercando di tornare a competere stabilmente per vincere il Mondiale come successo per quasi un decennio nel recentissimo passato.

Antonelli fissa l'obiettivo

"La mentalità sarà quella di scendere in pista e provare a vincere. Naturalmente, il livello è estremamente alto, si gareggia contro i migliori tra i migliori e i migliori piloti del mondo. Sarò felice di avere una stagione di successo, imparando molto. Non solo come pilota, ma anche come persona. Ma sì, certo, ottenere un grande risultato sarebbe fantastico", ha detto Andrea Kimi Antonelli in un'intervista a 'SoyMotor.com', in occasione di un evento Adidas in Germania.

Le aspettative di Antonelli sono alte, e a ragione. Salire su una Mercedes significa avere a disposizione una vettura in grado di vincere visto che lo scorso anno pur non essendo competitiva al massimo, Russell ed Hamilton hanno ottenuto due vittorie a testa.

Il sogno di Kimi: “vincere a Imola in casa”

Il 2025 sarà sicuramente un anno di apprendistato per Antonelli guardando anche al 2026 quando cambieranno le monoposto con il nuovo regolamento e ci potrebbe essere un azzeramento dei valori in pista. Intanto Andrea Kimi sogna la prima vittoria in F1, dove? Ovviamente in Italia: "Sicuramente la mia gara di casa, Imola. Soprattutto perché è l'ultimo Gran Premio lì,  a meno che non la rimettano in calendario. Ma sarebbe bello perché è la mia gara di casa e ovviamente anche Monza, ma Imola è la mia gara di casa. E poi... onestamente, tutte. Se devo essere onesto. Ma ovviamente la gara di casa è sempre speciale"

Juve, Koopmeiners è un caso e può finire in panchina: da campione a bidone, tifosi furiosi
Primo scudetto per Spalletti? No, ne aveva già vinti due in Russia