Napoli, De Laurentiis rivela data per prossimo allenatore
Era preceduto da una comprensibile attesa l'intervento di Aurelio De Laurentiis al convegno "L'Italia è un paese razzista?" organizzato in un centro commerciale e moderato dall'ex rettore universitario Guido Trombetti. Molti speravano che nella circostanza sarebbe stato annunciato Antonio Conte come nuovo allenatore azzurro ma le speranze sono andate deluse.
De Laurentiis dribbla la questione allenatore
E' stato chiaro il patron azzurro: "Non è che non ve lo dico, è che non ve lo posso dire, se ne parla tra dieci giorni. devo fare tutte le obiettive valutazioni dove non deve vincere il tifo ma l'equità del ragionamento". Poi il n.1 del club partenopeo ha parlato di razzismo: "L'Italia non è un paese razzista, è un paese dell'accoglienza come abbiamo visto a Lampedusa con tutti gli immigrati accolti. E' però un paese dove esistono focolai di intolleranza verso la diversità come può essere il colore della pelle o un'altra religione, intolleranza che nasce anche da frustrazioni personali. Il rischio è che si rischia di dilatare nel tempo soluzioni semplici da trovare. Anche l'episodio che ha riguardato Acerbi e Juan Jesus affonda penso nella frustrazione. Ad un certo punto la superiorità fa sì che uno debba anche accondiscendere all'accettazione di certi sgarbi subiti in nome della libertà e dell'assoluta trasparenza".
Juan Jesus chiude il caso Acerbi
Juan Jesus infine ricorda il caso e chiude: "Io ho provato ad essere superiore, finita la partita ho pensato che sarebbe stato meglio lasciar stare, a differenza di Acerbi, che nella sua storia personale ha episodi che ci fanno pensare cose diverse, io ho una carriera immacolata ma passare da bugiardo mi sembrava esagerato. Ora non posso che stendere un velo su questa pietosa storia, devo dare l'esempio ai miei figli. Noi siamo tutti uguali, ricordiamolo".