Sinner vince gli Australian Open, Pietrangeli non si rassegna: "Vedremo a fine carriera"
Il trionfo di Jannik a Melbourne esalta anche l'ex campione, che però puntualizza: "Non so se sia il più forte italiano di sempre"
La seconda vittoria consecutiva agli Australian Open di Jannik Sinner, terzo Slam conquistato dal rosso di San Candido, non ha ancora convinto Nicola Pietrangeli. L'ex monumento del tennis italiano non sa ancora se l'altoatesino sia il più forte italiano di sempre: per il momento, probabilmente, pensa ancora di esserlo lui. Però - sottolinea spazientito e irritato - è ora di finirla coi sospetti e i veleni sulla sua presunta invidia nei confronti di Sinner: ma come si fa a pensare una cosa del genere?
Pietrangeli e la finale Sinner-Zverev: “Una passeggiata”
Addirittura “noiosetta”, a dirla tutta, la finale di Melbourne, tanto era ampio il divario tra i due contendenti. “È stata una passeggiata. Ormai lui passeggia in campo. Nessuno è al suo livello e non è colpa loro. Lui è troppo forte”, spiega Pietrangeli a proposito di Sinner in un'intervista raccolta dall'Adnkronos subito dopo la conclusione del match. Un Pietrangeli in versione profeta: "Io avevo scritto che questa finale sarebbe finita in tre set 6-3, 7-6, 6-3, e così è stato. Avevo predetto anche il risultato, me lo aspettavo”. Un'intuizione da indovino, in pratica, visto che azzeccare il risultato esatto di una partita di tennis al meglio dei tre set su cinque è veramente difficile. Con questo successo, per giunta, Sinner ha superato proprio Pietrangeli nel numero degli Slam vinti. L'ex campione si era fermato a due, entrambi a Parigi. Jannik è già a tre.
Sinner l'italiano più forte? Non ancora per Pietrangeli
Eppure, secondo Pietrangeli non è ancora il caso di fare paragoni: “È giusto che mi abbia sorpassato, i record sono fatti per essere battuti. Sinner è troppo forte. Penso che potrebbe perdere una partita soltanto se ha dormito male o sta poco bene. Non so cosa possa migliorare, è già numero uno del mondo. Si vede che si diverte in campo e questo è importante. I conti - aggiunge con un clamoroso colpo di teatro - si fanno alla fine, gli auguro con tutto il cuore di fare ancora meglio. Io facevo paura in campo, ma non a tutti come lui. Non so se sia il tennista italiano più forte di sempre, ha 23 anni. Vedremo quando ne avrà 30. Ora parlano tutti di Sinner, ma fino a due anni fa non si sapeva nemmeno chi fosse. A fine carriera vedremo se sarà stato il miglior tennista italiano di sempre, può succedere ancora qualunque cosa”.