Rocchi, capo degli arbitri
Rocchi

Un colpo al cerchio e uno alla botte. Rocchi, il capo degli arbitri, ha seguito con grande attenzione le evoluzioni della vicenda relativa al “rigorino” di Inter-Napoli, quello che si trascina dietro polemiche, veleni e recriminazioni da giorni: neppure il palo di Calhanoglu ha posto fine alle discussioni. L'ex fischietto di Firenze è reduce da uno dei weekend più neri della sua gestione, con errori gravissimi su vari campi. Nell'ordine: il primo gol del Cagliari contro il Milan da annullare per fuorigioco, il mani di Hien non visto e il gol annullato all'Udinese contro l'Atalanta, infine il calcio d'angolo del primo vantaggio del Bologna a Roma che…non c'era. Ma è Inter-Napoli la sua spina. Soprattutto dopo lo sfogo di Conte in diretta tv.

Rocchi, cazziatone a Mariani per il rigorino Anguissa-Dumfries

A Rocchi la decisione di Mariani non è piaciuta. Lo ha fatto dire subito in diretta a Open Var su DAZN da uno dei suoi pretoriani, l'ex arbitro Damato di Barletta: “Siamo un po' al di sotto degli standard sui rigori che avevamo delineato”. Nelle segrete stanze, ovviamente, i toni sono stati molto meno diplomatici. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Rocchi ci ha tenuto a far sapere a Mariani che quel rigore non andava concesso. A lui e anche ai suoi collaboratori in sala Var, ovviamente. Un cazziatone in piena regola, ma rigorosamente al riparo da occhi e orecchie indiscreti. Perché c'è un altro aspetto della vicenda che ha dato fastidio a Rocchi: la mancanza di morigeratezza davanti alle telecamere. 

Rocchi replica a Conte dopo lo sfogo sul rigore di San Siro

Il numero uno degli arbitri, a margine di un incontro organizzato dalla Lega Serie A proprio a Lissone, sede del quartier generale del Var, ha rivendicato a chiare lettere l'autonomia (o forse l'insindacabilità?) della classe arbitrale: le parole urlate da Conte dopo Inter-Napoli gli hanno fatto molto male. “Prima di tutto dobbiamo fare noi meno errori, di sicuro”, ha spiegato Rocchi come riportato da varie testate. “Dall’altra parte cerchiamo di essere più riflessivi. Serve rispetto. Chiedo di essere più riflessivi ed essere più tolleranti possibile - ha aggiunto il capo degli arbitri - perché se non porti rispetto il clima s’incendia. Non posso mica fare una conferenza ogni volta: se poi uno incappa in un errore chiaro, lo diciamo noi la sera che è un errore”. 

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