Fresco campione d'Europa sia a livello di club che di nazionale, José Ignacio Fernández Iglesias, per tutti semplicemente Nacho, ha detto addio al Real Madrid dopo ben 23 stagioni trascorse con la camiseta blanca. Il difensore classe 1990 entrò a far parte della famiglia del Real Madrid nel lontano 2001, quando aveva appena 11 anni. Nacho ha poi fatto tutta la trafila giovanile, passando dal Castilla alla prima squadra, con la quale ha debuttato nell'aprile del 2011, sotto la guida di José Mourinho. Da allora, tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina della Casa Blanca - da Carlo Ancelotti a Zinedine Zidane - non hanno mai rinunciato alla sua duttilità. Pur senza eccellere apparentemente in nulla, Nacho si è rivelato un jolly prezioso, sempre utile quando chiamato in causa, sia come difensore centrale che come terzino destro. Con il passare del tempo, è diventato più di una semplice riserva, venendo proposto sempre più spesso come titolare e diventando infine addirittura il capitano del Real Madrid.

Per Nacho una carriera da record

Con il Real Nacho si è aggiudicato 26 trofei totali in 14 stagioni: numeri che lo rendono, a tutti gli effetti, uno dei giocatori più vincenti nella storia del calcio. Inoltre, il 32enne detiene il record di Champions League vinte (6, condiviso insieme a Francisco Gento, Dani Carvajal, Luka Modrić e Toni Kroos). Per completare l'opera mancava solo un titolo conquistato con la propria nazionale: un traguardo raggiunto pochi giorni fa, grazie all'Europeo vinto con la Spagna.

Il trasferimento in Arabia Saudita

La sua nuova vita calcistica sarà in Arabia Saudita, dove ha firmato un ricco contratto con l'Al-Qadisiya. Intervistato dalla stampa spagnola, Nacho ha ammesso che lasciare il Real Madrid è stata la decisione più difficile della sua vita. Nella sua nuova squadra troverà il portiere della nazionale belga Koen Casteels, l'ex cagliaritano Nahitan Nández e soprattutto Pierre-Emerick Aubameyang, bomber principe dell'ultima edizione dell'Europa League con la casacca dell'Olympique Marsiglia.

Alberto Farinone

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